Pubblicato il 27 giugno 2023, nella seduta n. 81
MAGNI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri per la pubblica amministrazione e dell'economia e delle finanze. -
Premesso che:
con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 24 ottobre 2014, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 285 del 9 dicembre 2014, si è data attuazione al sistema pubblico di identità digitale (SPID), sistema unico di accesso con identità digitale ai servizi online della pubblica amministrazione italiana e dei privati aderenti, introdotto per ovviare al fatto che il moltiplicarsi di servizi online costringeva i cittadini ad avere un numero sempre crescente di credenziali di accesso;
l'identità SPID si ottiene facendone richiesta a uno degli identity provider (gestori di identità digitale), che è possibile scegliere liberamente fra quelli autorizzati dall'Agenzia per l'Italia digitale (AgID);
dal 15 marzo 2016 i primi gestori di identità digitale hanno cominciato a rilasciare le prime identità SPID a cittadini e imprese richiedenti, in seguito, dal 2020 il decreto “semplificazione e innovazione digitale” lo impone alle pubbliche amministrazioni come unico metodo di identificazione per l’accesso ai servizi digitali;
dopo anni di crescita esponenziale degli utenti, i dati dicono che in Italia, a inizio marzo 2023 ben 34.317.320 milioni di cittadini sono in possesso di SPID (2 milioni in più in soli 6 mesi), con rilasci e accessi in continuo aumento, da notizie di stampa, si è appreso della possibilità che lo strumento stesso venga abbandonato dalla pubblica amministrazione in favore di un altro strumento similare non meglio precisato;
si è appreso altresì da fonti governative della scadenza, fissata al mese di gennaio 2023 delle convenzioni tra il Governo e i gestori del servizio;
sempre da notizie di stampa si è appreso che tali convenzioni sarebbero state estese d’ufficio fino al 23 aprile 2023 e che l'associazione “Comma 22” avrebbe presentato una richiesta di accesso civico all'AgID a fine febbraio, con l'intento di ottenere informazioni riguardanti il provvedimento o l’atto giuridico che permetteva ai gestori SPID di continuare a erogare il servizio;
alla Camera, l'on. Chiara Appendino ha presentato un'interpellanza urgente sulla questione (2-00109), alla quale il sottosegretario di Stato Alessio Butti ha risposto confermando che le convenzioni risultavano essere in scadenza e che erano state prorogate fino al 23 aprile 2023;
considerato che:
attraverso un emendamento governativo è stato introdotto l’art. 18-bis del decreto-legge 24 febbraio 2023, n. 13, che prevede la corresponsione di 40 milioni di euro ai gestori SPID;
in seguito all'approvazione del provvedimento, l'AgID avrebbe risposto alla richiesta di accesso civico, confermando la piena e attuale validità delle convenzioni, contraddicendo la dichiarazione del sottosegretario Butti,
si chiede di sapere:
se non si ritenga necessario fornire ulteriori chiarimenti sulla vicenda, data la contraddizione tra le affermazioni del sottosegretario di Stato e la risposta di AgID;
quali iniziative si intenda adottare per garantire la trasparenza nei rapporti con i gestori SPID e per informare adeguatamente il pubblico e le parti interessate.