Atto n. 4-00430

Pubblicato il 4 maggio 2023, nella seduta n. 65

DE ROSA, LOPREIATO, MARTON, NAVE, PIRRO, LICHERI Sabrina, NATURALE, LOREFICE, PATUANELLI, MAZZELLA, GUIDOLIN - Ai Ministri per gli affari regionali e le autonomie e della difesa. -

Premesso che:

il Comune di Pomigliano d’Arco (Napoli), con delibera di Giunta municipale n. 507 del 10 giugno 1997, ha disposto l’indizione del “concorso nazionale di idee di progetto preliminare per la sistemazione di aree ferroviarie ed industriali dismesse a Pomigliano d’Arco”;

con delibera n. 3 del 7 gennaio 1999, la Giunta municipale ha preso atto dell’esito finale dei lavori della commissione di gara. L’amministrazione comunale ha deciso, visto il risultato ex equo, di avvalersi congiuntamente delle idee dei tre vincitori in merito alla progettazione dell’opera. Con apposito disciplinare d’incarico in data 13 gennaio 2000, con rep. 5704, è stato sottoscritto accordo con l’associazione temporanea di professionisti composta dai vincitori ex equo;

il progetto preliminare a scala urbanistica per il “parco di Città”, redatto dall’architetto Sasso, è stato approvato con delibera di Consiglio comunale n. 2 in data 22 febbraio 2000 e successiva delibera n. 118 del 30 novembre 2001. Con delibera di Giunta comunale n. 203 del 19 aprile 2001 è stato approvato il progetto definitivo denominato “Parco città: interventi per la sistemazione delle aree ferroviarie ed industriali dismesse”;

in data 9 gennaio 2004 il Consiglio comunale ha adottato la variante generale di aggiornamento e adeguamento del piano regolatore, recependo integralmente quelle che erano le previsioni del progetto preliminare a scala urbanistica "Parco città". Successivamente, mediante avviso indicativo delle opere da realizzare mediante project financing pubblicato su aste e appalti pubblici in data 5 marzo 2004 si è data divulgazione alle intenzioni dell’ente comunale;

con decreto sindacale n. 93 del 10 novembre 2004 è stata nominata la commissione interdisciplinare per la valutazione delle proposte connesse all’opera in gara. In data 27 dicembre 2004, con verbale n. 5, la commissione ha dichiarato la chiusura dell’attività di valutazione, ritenendo rispondente alle necessità e interessi dell’amministrazione comunale quella presentata dalla neo costituita ATI con capogruppo la Studio impresa ricerca e sviluppo S.r.l.;

tale proposta ai sensi dell’ex art. 37-ter della legge n. 109 del 1994 (ora art. 154 del decreto legislativo n. 163 del 2006), è stata valutata dal Comune che, con delibera n. 590 del 30 dicembre 2004, ne ha dichiarato la fattibilità sotto il profilo costruttivo, urbanistico e ambientale, nonché della qualità progettuale, della funzionalità, della fruibilità dell’opera, dell’accessibilità al pubblico, del rendimento, del costo di gestione e di manutenzione;

nel frattempo, il Consiglio provinciale di Napoli, nella seduta dell’8 febbraio 2005, con atto n. 17, ha approvato la variante generale di aggiornamento e adeguamento del piano regolatore generale di Pomigliano d’Arco. Atto recepito dal Consiglio comunale di Pomigliano d’Arco nella seduta del 16 febbraio 2005, con atto n. 2;

con decreto dell’assessore regionale delegato all’urbanistica n. 298 del 28 giugno 2005, la “variante generale di aggiornamento ed adeguamento del Piano Regolatore Generale” è stata ammessa a visto di conformità. In data 19 maggio 2005 è stata approvata la variante con decreto presidenziale n. 810, pubblicato sul bollettino ufficiale della Regione n. 41 del 22 agosto 2005, data di validità delle modifiche. In data 29 dicembre 2005, il Comune di Pomigliano D’Arco con determinazione dirigenziale n. 245 LLP ha indetto gara e procedura ristretta per l’individuazione del concessionario di cui alla procedura di project financing;

a causa dell’assenza di partecipanti, non si è proceduto alla procedura negoziata come da ex art. 37-quater della legge n. 109 del 1994, con la conseguenza che risultava affidataria della concessione, giusta determina n. 157 del 2 ottobre 2006 esecutiva ai sensi di legge, la costituenda ATI, con capogruppo Studio impresa ricerca e sviluppo S.r.l., e  veniva costituita a norma dell’ex art. 37-quinquies della legge n. 109 del 1994 (ora art. 156 del decreto legislativo n. 163 del 2006) una società di progetto denominata PFRP (Project financing riqualificazione Pomigliano);

in seguito a manifestazione di interesse proveniente dall’università di Napoli e di Incipt Scarl è stata prevista, altresì, la creazione di un incubatore di imprese all’interno del “Parco città” con precisione nello stabile denominato “Vela”, inizialmente destinata a multisala. L’amministrazione comunale garantiva il finanziamento regionale sull’opera a farsi. Veniva approvato protocollo d’intesa tra il Comune di Pomigliano e l’università e con la Incipit;

in data 7 agosto 2007 è stata sottoscritta tra il dirigente dell’ufficio tecnico e la PFRP la convenzione per l’affidamento di opere in concessione di costruzione e gestione ai sensi della normativa in materia del parco di Città;

nella fase di approvazione del progetto esecutivo sono emerse alcune discordanze grafiche per cui, in seguito a parere della Provincia di Napoli, è stato necessario intervenire con delibera di Giunta comunale n. 163 del 28 maggio 2009, con la quale si è precisato che tali discrepanze non comportassero la modifica dei parametri urbanistici progettuali già recepiti, ma solo una più attenta precisazione dei medesimi;

con delibera n. 392 del 20 novembre 2009 è stato riapprovato il progetto dell’opera della “Vela” (incubatore BEI) prevedendo la copertura finanziaria con l’importo pari a 8.782.538,18 euro, assegnato con delibera direttoriale, ex delibera di Giunta, n. 1265 del 24 luglio 2008 e la candidatura del completamento dell’opera secondo lo strumento dell’accordo di reciprocità a valere sulle risorse del programma attuativo regionale FAS 2007-2013 della Regione Campania (BURC n. 55 del 14 settembre 2009);

a seguito di manifestazione di interesse da parte dell’Arma dei Carabinieri (reparto provinciale Castello di Cisterna), è stato richiesto, con verbale del 30 novembre 2007, al concessionario l’inserimento all’interno del parco di Città ambito 1 e 2 della caserma del comando provinciale dei Carabinieri. Il concessionario, in data 18 gennaio 2010, ha presentato il progetto preliminare, relativo alla convenzione del 7 agosto 2007 di cui alla concessione del project financing “parco di Città”, contenente anche l’ipotesi di inserimento del comando provinciale dei Carabinieri e la relativa variante progettuale allo strumento urbanistico generale. Con nota prot. 771 del 19 gennaio 2010 la legione Carabinieri Campania gruppo Castello di Cisterna ha confermato di aver attivato l’iter per le autorizzazioni definitive del Ministero dell’interno e della scala gerarchica e ha chiesto all’ente di attivare le procedure per la variante allo strumento urbanistico per l’inserimento della caserma nell’area dell’ex vesuviana;

con delibera del 27 giugno 2014 n. 33, il Comune di Pomigliano d’Arco ha approvato la variante allo strumento urbanistico come previsto dal regolamento di attuazione per il governo del territorio n. 5 del 4 agosto 2011 in attuazione della legge regionale n. 16 del 22 dicembre 2004, art. 43-bis. In data 31 luglio 2019 la PFRP ha stipulato con la MD S.p.A. un contratto preliminare di compravendita immobiliare e appalto relativamente ad un’area all’interno del parco di Città, finalizzato all’esercizio dell’attività imprenditoriale nel settore alimentare;

tale opera assume un valore importante sia sotto il profilo della sicurezza civile che sotto il profilo dello sviluppo economico e dell’occupazione, considerato il previsto insediamento della caserma provinciale dei Carabinieri e di un supermercato di società appartenente alla grande distribuzione. Ad oggi purtroppo i lavori del “parco di Città” a Pomigliano d’Arco non risultano ancora eseguiti e i servizi non sono fruibili,

si chiede di sapere se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti e quali misure intenda adottare al fine di una sollecita verifica delle cause dello stallo dei lavori e consentire la prosecuzione dell’opera nel minor tempo possibile, date le rilevanti esigenze sociali, di sicurezza ed economiche, verificando anche la correttezza amministrativa delle procedure poste in essere nel corso degli anni dall’amministrazione comunale di Pomigliano d’Arco.