Pubblicato il 22 marzo 2023, nella seduta n. 51
PAITA, SCALFAROTTO - Al Ministro dell'economia e delle finanze. -
Premesso che:
l'Italia è rimasto l'unico Paese a non aver ancora ratificato la riforma del Trattato istitutivo del meccanismo europeo di stabilità (MES);
la ratifica non imporrebbe all’Italia di ricorrervi, mentre la mancata ratifica comporterebbe di fatto l’impossibilità di accedere a questo strumento per tutti i Paesi che hanno già provveduto alla ratifica;
sul continente europeo torna ad aleggiare anche il pericolo di una crisi del sistema creditizio, dopo il fallimento della Silicon Valley Bank e la gravissima crisi di Credit Suisse; gli istituti bancari dell’eurozona sono legati a requisiti di capitale e liquidità e a meccanismi di vigilanza particolarmente severi, ma in ogni caso, anche rispetto a questa minaccia, si pone il problema di assicurare la piena operatività del MES, per rafforzare la capacità dell’Unione di fronteggiare eventuali situazioni di dissesto;
se l’ostruzionismo italiano perdurasse e fosse legato alla pretesa di modificarne finalità e regole di funzionamento, ovvero a negoziare condizioni più favorevoli sulla modifica del patto di stabilità, questo contribuirebbe all’isolamento politico dell’Italia nell’Unione europea, con conseguenze imprevedibili, ma certamente negative;
il meccanismo europeo di stabilità non ha alcun compito di sorveglianza fiscale rispetto alle regole del patto di stabilità,
si chiede di sapere quando e come il Governo intenda decidere in ordine alla partecipazione dell’Italia all’accordo di riforma del meccanismo europeo di stabilità.