Atto n. 3-00238

Pubblicato il 22 febbraio 2023, nella seduta n. 41
Svolto question time il 23 febbraio 2023 nella seduta n. 42 dell'Assemblea

MALAN, SPERANZON, SALLEMI, ZEDDA, DE CARLO, POGLIESE, AMIDEI, ANCOROTTI, FALLUCCHI, MAFFONI, GELMETTI - Al Ministro delle imprese e del made in Italy. -

Premesso che:

nel giro di pochi mesi la Commissione europea ha emanato 3 proposte di regolamento che riguardano l'automotive;

il 14 febbraio 2023 il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva la proposta di regolamento della Commissione europea, che prevede il taglio delle emissioni di anidride carbonica (CO2) per auto e veicoli commerciali leggeri;

la proposta definisce i livelli di prestazione in materia di emissioni di CO2 delle autovetture e dei veicoli commerciali leggeri nuovi e, in particolare, prevede: entro il 2030 riduzione del 55 per cento delle emissioni dei gas serra delle automobili e del 50 per cento quelle dei veicoli commerciali rispetto ai valori riscontrati nel 1990; entro il 2035 il taglio delle emissioni pari al 100 per cento, il che equivale allo stop della produzione e della vendita di automobili e veicoli commerciali con motore a benzina, gasolio e ibrido;

sempre il 14 febbraio la Commissione europea ha, inoltre, avviato l'iter di revisione del regolamento per le emissioni di CO2 anche per i veicoli pesanti adibiti al trasporto di merci e persone (autobus e camion) fissando zero emissioni dal 2030 per i bus che circolano in città, una riduzione del 45 per cento per i veicoli commerciali che deve arrivare al 90 per cento a partire dal 2040;

un terzo obiettivo che impatterà sull'industria automotive è quello relativo alla proposta di regolamento europeo per le omologazioni dei veicoli leggeri e pesanti (Euro 7), la quale prevede limiti più stringenti di emissioni inquinanti per tutti i veicoli a motore, autovetture, furgoni, autobus e autocarri, riuniti in un unico contesto normativo, e fissa gli stessi limiti indipendentemente dal fatto che il veicolo utilizzi benzina, diesel, propulsione elettrica o combustibili alternati;

per la prima volta, dunque, la normativa si applicherà anche ai veicoli elettrici, in quanto non prende solo in considerazione le emissioni allo scarico, ma anche il pulviscolo generato da pneumatici e freni;

considerato che:

la filiera dell'automotive rappresenta circa il 20 per cento del PIL italiano, con quasi 270.000 lavoratori tra case automobilistiche, fornitori di componenti e allestitori;

grande è la preoccupazione espressa da tutto il mondo dell'industria oltre che dalle imprese produttrici di auto, per i rischi e le ricadute in termini occupazionali della messa al bando in Europa dei motori endotermici,

si chiede di sapere quali iniziative intenda intraprendere il Governo per salvaguardare i livelli produttivi, la tenuta occupazionale del settore e assicurare la riconversione della filiera.