Atto n. 3-00223

Pubblicato il 15 febbraio 2023, nella seduta n. 38
Svolto question time il 16 febbraio 2023 nella seduta n. 39 dell'Assemblea

MINASI, ROMEO - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. -

Premesso che:

la “doppia transizione” verde e digitale rappresenta la principale sfida per il settore dei trasporti e la competitività europea;

il pacchetto di misure “Fit for 55”, adottato dalla Commissione, è finalizzato a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, con l’obiettivo di ridurre di almeno il 55 per cento le emissioni entro il 2030;

tra gli altri provvedimenti, il 14 febbraio 2023 il Parlamento europeo ha concluso l’iter di adozione del regolamento “CO2 Auto” che prevede la fine della produzione del motore endotermico entro il 2035. Sempre nella giornata di martedì 14 febbraio, la Commissione ha adottato una proposta di revisione del regolamento sulle emissioni di anidride carbonica per i veicoli pesanti che va nella stessa direzione. Sono infine in fase “trilogo” i tre provvedimenti normativi sull’uso di combustibili alternativi per il trasporto terrestre, il marittimo e quello aereo;

il mercato dell'auto in Italia è essenziale per la crescita del Paese e ha dimostrato di essere uno straordinario volano dell'economia nei momenti di ripresa dalle crisi;

una transizione verso la mobilità elettrica al ritmo previsto dal programma “Fit for 55” renderà difficile gestire la trasformazione del settore e della sua forza lavoro senza traumi. Nel solo settore delle forniture automobilistiche, gli obiettivi di emissioni di anidride carbonica già proposti dalla Commissione europea hanno messo a rischio oltre 500.000 posti di lavoro nel settore dei motori fino al 2040, con la maggior parte del rischio che si verificherà tra il 2030 e il 2035. Inoltre, l'elettrificazione della mobilità comporta il rischio di creare dipendenze dalle importazioni di materie prime e batterie, mantenendo la creazione di valore al di fuori dell'Unione europea;

la mancanza di una progettualità chiara che consenta a migliaia di aziende italiane del settore di adeguarsi gradualmente all'imposizione dell'Unione europea rischia di disperdere tutte le competenze che si sono sviluppate nel nostro Paese,

si chiede di sapere quali iniziative di competenza il Ministro in indirizzo intenda adottare per rispondere alla sfida della “doppia transizione” nel settore del trasporto pubblico e privato, eventualmente considerando una road map “mobilità e trasporti”, e quale posizionamento intenda assumere nel relativo negoziato europeo.