Atto n. 4-00066

Pubblicato il 1° dicembre 2022, nella seduta n. 14
Trasformato in 3-00151

SALLEMI - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. -

Premesso che la condizione di insularità della Sicilia e il suo deficit infrastrutturale comportano annosi problemi di mobilità per residenti, emigranti e visitatori;

considerato che:

l'Italia assume il ruolo di primo Paese europeo per il numero di cittadini insulari, oltre 6,7 milioni (quasi il 12 per cento della popolazione complessiva tra Sicilia e Sardegna e la Sicilia è ormai la più grande isola europea) sui 17 milioni di insulari europei;

la "specialità" derivante dalla condizione insulare è stata espressamente riconosciuta anche in sede comunitaria con la risoluzione del Parlamento europeo del 4 dicembre 2016, la quale rimanda in maniera chiara all'esigenza di assicurare la continuità territoriale nel trasporto delle persone che, vista la condizione di insularità, può essere efficacemente espletato attraverso il trasporto aereo;

la Costituzione all'articolo 3 recita: "È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese";

l'articolo 119 della Costituzione recita: "La Repubblica riconosce le peculiarità delle Isole e promuove le misure necessarie a rimuovere gli svantaggi derivanti dall'insularità";

rilevato che:

nei fatti, il dettato costituzionale viene sostanzialmente non applicato per i siciliani, per i sardi fuorisede, per gli studenti, per i lavoratori emigrati che intendono far rientro nelle loro città di residenza, in particolar modo in occasione delle festività;

il costo dei biglietti aerei da anni rappresenta un ostacolo sinora insormontabile a una compiuta continuità territoriale;

nell'anno 2021 il Governo pro tempore Draghi ha introdotto delle particolari tariffe sociali stanziando 25 milioni di euro, al fine di lenire il caro voli con una scontistica dedicata ai siciliani e in particolare a studenti fuori sede, cittadini con redditi inferiori ai 25.000 euro, emigrati con residenza in Sicilia, disabili;

il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha attivato il portale "Siciliavola" per richiedere l'emissione dei buoni sconto da utilizzare con le compagnie aeree;

considerato inoltre che:

da un articolo di stampa del giornale on line "Open" risulta che 1.256 studenti, 674 lavoratori, 38 disabili gravi e 63 "migranti sanitari" hanno fruito dei buoni tramite il portale "Siciliavola" e sono stati spesi solamente 98.000 euro delle risorse disponibili;

le compagnie aeree non hanno, sino allo scorso anno, aderito al sistema Siciliavola e quindi non hanno accettato i buoni per difficoltà di natura burocratica e tecnica;

il portale non si è rivelato funzionale a fronte dei 1.274 buoni annullati e addirittura 2.464 scaduti, con risorse per 50 milioni spalmati su due anni utilizzate solo per lo 0,27 per cento;

solamente la compagnia aerea ITA Airways ha aderito in una prima fase dell'iniziativa,

si chiede di sapere:

quali azioni il Ministro in indirizzo intenda adottare per garantire un'effettiva continuità territoriale;

se vi siano in programma interventi per garantire, almeno per la prossima estate, e soprattutto per le prossime festività natalizie del 2023, per le prossime elezioni comunali ed europee, voli a prezzi calmierati per i residenti in Sicilia, che abbiano i requisiti di studenti fuori sede, emigrati "sanitari" e per motivi lavorativi, diversamente abili con residenza in Sicilia, e percettori di redditi bassi sotto i 25.000 euro annui;

se vi siano in programma incontri o tavoli tecnici con le compagnie aeree che, specie nei periodi di maggiore domanda, pongono prezzi capestro e fuori mercato e quali azioni intenda attuare per evitare possibili speculazioni.