Pubblicato il 20 aprile 2022, nella seduta n. 425
CALIGIURI - Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali, dello sviluppo economico e delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. -
Premesso che:
il servizio clienti Alitalia era gestito da Almaviva S.p.A., azienda italiana che opera nella tecnologia dell'informazione e nei servizi di esternalizzazione a livello globale, occupando oltre 500 persone tra Calabria e Sicilia;
a seguito dell'acquisizione del marchio, con il decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, e della costituzione della società ITA Airways, al fine di fornire assistenza ai clienti, nel mese di agosto 2021, ha affidato il servizio alla Covisian S.p.A.;
in data 21 ottobre 2021 presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, le parti coinvolte hanno sottoscritto un accordo a tutela della garanzia occupazionale a seguito del cambio di appalto relativamente alle attività di contact center;
ad oggi, a seguito di una mancata intesa sulla prosecuzione del rapporto contrattuale tra Covisian e ITA Airways, in cessazione al 30 di aprile, e in base a quanto diramato a mezzo stampa, risulta poco chiaro il futuro degli oltre 500 lavoratori del servizio clienti Alitalia;
lo scorso 1° aprile 2022, a mezzo stampa, è stata diffusa una notizia secondo la quale ITA avrebbe intenzione di assumere 200 lavoratori (a fronte degli oltre 500 lavoratori precedentemente impiegati) selezionandoli fra i lavoratori ex Almaviva e Covisian, assunti presso le sedi di Rende e Palermo, disposti a trasferirsi a Roma e tra i lavoratori ex Alitalia e Blue Panorama in cassa integrazione,
si chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo ritengano necessario adottare, nel più breve tempo possibile, tutte le azioni al fine di garantire il perimetro occupazionale sia dei lavoratori Covisian attualmente impiegati nel servizio clienti ITA Airways, sia dei lavoratori Almaviva in attesa del trasferimento in virtù del menzionato accordo tra le parti, tutelando gli interessi dei lavoratori ed evitando gravi ripercussioni sui livelli occupazionali delle regioni Calabria e Sicilia interessate;
se ritengano necessario convocare, con estrema urgenza, un tavolo tra le parti arrivando a una soluzione condivisa e risolutiva.