Pubblicato il 15 marzo 2022, nella seduta n. 413
LANNUTTI , ANGRISANI , ABATE , LA MURA , GIANNUZZI , MORRA , GRANATO , LEZZI , BOTTO , VANIN - Ai Ministri dell'economia e delle finanze, dello sviluppo economico e della transizione ecologica. -
Premesso che:
SACE è la società assicurativo-finanziaria italiana specializzata nel sostegno delle imprese italiane, in Italia e nel mondo. Ha un portafoglio di operazioni assicurate e investimenti garantiti pari a 156 miliardi di euro. SACE serve oltre 23.000 aziende, soprattutto PMI. Nel 2020 le risorse mobilitate per le attività di export e internazionalizzazione delle imprese ammontavano a 25 miliardi di euro;
con il decreto-legge "cura Italia" del 17 marzo 2020 e in particolare con il decreto-legge "liquidità" dell'8 aprile dello stesso anno, a SACE è stato dato anche il mandato di supportare, attraverso l'emissione di garanzie finanziarie, le attività economiche colpite dal COVID-19. Nell'ambito dei volumi complessivi dei prestiti garantiti da SACE, tra sostegno all'export e all'internazionalizzazione e supporto alla liquidità d'impresa attraverso "Garanzia Italia", SACE ha mobilitato risorse pari a 47 miliardi di euro a favore delle aziende italiane;
il sistema di coassicurazione fra SACE e il Ministero dell'economia e delle finanze prevede che gli impegni derivanti dall'attività assicurativa di SACE siano assunti dallo Stato per il 90 per cento e da SACE per il restante 10 per cento. In altre parole, se le cose vanno male, SACE rimborsa le aziende oppure le banche che hanno prestato soldi alle aziende per i loro progetti esteri. Dunque i debiti sono coperti sostanzialmente da soldi pubblici;
da dicembre 2019 amministratore delegato di SACE è Pierfrancesco Latini, che attualmente opera anche nei consigli di amministrazione del comitato investitori dell'Italian recovery fund e nel consiglio di amministrazione Airfirm. È stato inoltre consigliere di amministrazione in Ansaldo Energia e di Saipem, che opera nel progetto Arctic LNG 2;
considerato che, per quanto risulta agli interroganti:
SACE ha concentrato buona parte dei suoi progetti sui combustibili fossili, pertanto la Russia è un mercato di grande interesse. Se al 30 giugno 2020 l'esposizione totale era di circa 4,3 miliardi di euro (e la Russia era il settimo Paese in termini di impegni dell'agenzia a livello globale), il dato fornito a giugno 2021 dallo stesso amministratore delegato Latini fa riferimento a un portafoglio di attività in Russia dal valore di circa 3,2 miliardi di euro;
tra i beneficiari di SACE ci sono anche grandi corporation russe attive nel settore estrattivo. Per esempio, quella per il megaprogetto di gas fossile Yamal LNG della società russa Novatek, in joint venture con la francese Total, per un totale di 400 milioni di euro (SACE garantiva una parte del prestito bancario di Intesa Sanpaolo, che ammontava a 750 milioni). A cui si aggiunge il miliardo di euro garantito per Arctic LNG 2 (con lo stesso attore, Novatek), progetto della portata di circa 20 milioni di tonnellate di gas liquefatto all'anno, in cui la SACE è rimasta nonostante le agenzie di credito all'esportazione di Francia e Germania si siano tirate fuori dall'accordo;
più di recente, SACE ha partecipato alla garanzia per il progetto Amur gas chemical complex di Gazprom, principale società energetica russa controllata dallo Stato che, proprio in questi giorni, mentre le sanzioni colpiscono duramente il settore energetico, ha firmato un contratto per progettare il gasdotto Soyuz Vostok, che arriverà in Cina attraverso la Mongolia e potrebbe trasportare fino a 50 miliardi di metri cubi di gas naturale all'anno verso Pechino, in pratica reindirizzando le sue esportazioni dall'Europa alla Cina. Per il progetto di Gazprom, operazione che si è conclusa a dicembre 2021, SACE ha garantito una parte del prestito complessivo di 2,6 miliardi di dollari concesso da diverse banche internazionali, mentre le banche cinesi e russe emetteranno i restanti 6,5 miliardi di dollari;
dal 26 febbraio, con lo scoppio della guerra tra Ucraina e Russia, sono entrate in vigore nuove restrizioni su export e investimenti in Russia, ma solo per quanto riguarda il settore petrolchimico. Il primo Paese a prendere posizione, bloccando tutte le garanzie e gli investimenti, è stata la Germania che ha annunciato la sospensione dell'approvazione delle garanzie dell'agenzia Euler Hermes. Nessuna comunicazione ufficiale, finora, è stata fatta da parte dell'Italia e della SACE;
considerando infine che come evidenziato anche dalla Corte dei conti nella sua relazione 2020, SACE ha un portafoglio di operazioni dove l'industria fossile incide ancora per il 27 per cento, pertanto risulta paradossale che la transizione ecologica italiana passi da SACE,
si chiede di sapere:
se il prestito garantito da SACE per il finanziamento di Arctic LNG 2, che vede esposta Banca Intesa con 5 miliardi di euro per il progetto di liquefazione di gas naturale della società russa Novatek nella penisola di Gydan, nell'Artico siberiano, sia limitato a 500 milioni di euro, escludendo che vi siano altre garanzie SACE, in particolare dopo che l'agenzia "Reuters" ha affermato che ENI avrebbe deciso di cedere la sua quota di partecipazione nel Blue Stream, che unisce il colosso russo del gas Gazprom e la società partecipata dallo Stato italiano;
all'indomani dello scoppio della guerra Ucraina-Russia, se il Governo abbia già stimato le eventuali perdite di SACE, ritenendo prudenti e non avventate le garanzie prestate nei confronti della Russia, come intenda intervenire, e se ritenga compatibile la permanenza del dottor Latini nella carica di amministratore delegato in una società strategica per l'Italia come la SACE;
poiché la conferenza per il clima Cop-26 di Glasgow ha deliberato l'auspicata transizione ecologica verso la quale il nostro Paese ha il dovere di adempiere più in fretta possibile, se ritenga di doversi adoperare affinché la SACE garantisca in futuro progetti non più in contrasto con la tutela di ambiente e mare, ma esclusivamente "ecologici".