Pubblicato il 10 febbraio 2022, nella seduta n. 402
BOSSI Simone , CORTI - Al Ministro della transizione ecologica. -
Premesso che:
il 20 gennaio 2022, nelle acque del canale di bonifica Diversivo in Emilia-Romagna, si è verificato un gravissimo episodio di moria di pesci;
prontamente sono intervenuti i tecnici di ARPAE, che hanno eseguito sopralluoghi nella zona, e le guardie ecologiche volontarie, che hanno messo in salvo, con l'aiuto di alcuni cittadini e pescatori della zona, il maggior numero di pesci possibile;
l'episodio è stato da subito collegato allo sversamento anomalo di prodotti organici avvenuto nella zona solo pochi giorni prima e che ha mandato in sofferenza il depuratore di AIMAG, nel vicino Comune di Cavezzo;
il responsabile del depuratore AIMAG ha tuttavia declinato ogni responsabilità spiegando in una nota che nella notte tra il 12 e il 13 gennaio l'impianto ha registrato l'ingresso dalla fognatura di un quantitativo anomalo di materiale e che i tecnici dell'impianto si sono prontamente attivati per mettere in sicurezza il processo con le manovre e le iniziative tecniche per favorire il processo depurativo nelle condizioni straordinarie sopraggiunte;
sempre secondo il responsabile AIMAG, tali iniziative, svolte nel rispetto delle procedure previste, avrebbero consentito di riacquisire la completa efficienza di trattamento da parte dell'impianto nel giro di qualche giorno e gli esiti analitici svolti su campioni prelevati sullo scarico del depuratore già martedì 18 gennaio, evidenzierebbero il ritorno nel rispetto dei limiti previsti;
inoltre, venerdì 21 gennaio, a seguito di una segnalazione sul canale Diversivo nel Comune di San Felice, i tecnici dell'impianto si sono attivati con controlli mirati sulle infrastrutture fognario-depurative limitrofe di propria competenza e non hanno evidenziato alcuna criticità;
le cause del fenomeno di inquinamento responsabile della moria dei pesci non sono ancora state accertate, nonostante gli interventi degli organi competenti e i numerosi solleciti di cittadini e amministratori locali, come la lettera del vicesindaco e assessore all'Ambiente del Comune di San Felice sul Panaro, Bruno Fontana, inviata ad ARPAE di Modena e AUSL di Mirandola, con richiesta di informazioni degli esiti degli accertamenti e sulle eventuali cause, che hanno portato a tale situazione, anche per evitare il ripetersi di fenomeni simili, che purtroppo non sono isolati,
si chiede di sapere quali iniziative il Governo intenda mettere in atto nel breve e lungo periodo per verificare le responsabilità dei fatti di cui in premessa e per evitare il ripetersi di episodi analoghi che provocano un importante ed esteso inquinamento ambientale con impatti significativi sugli ecosistemi interessati, sulla fauna ittica e potenzialmente molto rischiosi per la salute dei cittadini, oltre ad avere importanti conseguenze economiche.