Pubblicato il 19 gennaio 2022, nella seduta n. 397
PESCO , LANZI , D'ANGELO , PAVANELLI , LOMUTI , VANIN , GALLICCHIO , MANTOVANI , PELLEGRINI Marco , MONTEVECCHI , TRENTACOSTE , PRESUTTO , DONNO , LANNUTTI , NATURALE , GAUDIANO , PUGLIA , VACCARO , DI PIAZZA , GARRUTI , COLTORTI , PIARULLI , FENU , RUSSO , AGOSTINELLI , DI GIROLAMO , DE LUCIA , FERRARA - Ai Ministri della giustizia, dell'economia e delle finanze e dell'interno. -
Premesso che:
con la legge 27 gennaio 2012, n. 3, recante "Disposizioni in materia di usura e di estorsione, nonché di composizione della crisi da sovraindebitamento", il legislatore intendeva porre rimedio al disequilibrio etico e morale, e dunque ingiusto e ingiustificato, che andava, e va tuttora, a danneggiare quei cittadini incolpevolmente travolti da difficoltà finanziarie a volte altrui;
la norma è stata da ultimo innovata dalla legge 18 dicembre 2020, n. 176, di conversione del decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137, ed è stata utilizzabile fino all'avvio del codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza (decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14) che l'ha sostituita senza lederne i principi fondanti e applicativi;
nella puntata di "Spotlight" (Rainews24) andata in onda il 7 dicembre 2021, il giornalista Luca Gaballo ha affrontato il tema dell'esdebitazione, uno strumento compreso nella legge n. 3 del 2012 e delle tristi vicende di genitori ingenuamente fattisi garanti di figli poi non solvibili o famiglie colpite da problemi di salute gravi, che non possono più far fronte ai debiti assunti. Persone comuni, che perdono l'occupazione, o il coniuge, e dunque fonti di reddito. Vittime che rimangono debitrici a vita senza poter mai veramente estinguere i debiti originari, ai quali via via si aggiungono tutti i costi annessi alle procedure vigenti, tra interessi, more, spese legali e processuali. Un calvario senza fine che la legge avrebbe dovuto, nei casi previsti, risolvere. Il giornalista afferma, però, che la procedura ha dei costi considerevoli, tra i 5 e i 6.000 euro in media, rendendola difficilmente accessibile per chi ha gravi problemi economici;
il registro degli organismi di composizione della crisi da sovraindebitamento, previsto dall'articolo 15 della legge n. 3 del 2012 e tenuto presso il Dipartimento per gli affari di giustizia del Ministero della giustizia, comprende 330 soggetti, quasi tutti ancora attivi e facenti riferimento all'ordine dei dottori commercialisti e dei periti contabili, all'ordine degli avvocati o alle camere di commercio;
oltre ad essere molto onerosa, la procedura di composizione della crisi da sovraindebitamento non è pubblicizzata dai canali istituzionali, restando ai più ignota;
il servizio andato in onda afferma che, a fronte di un milione di richieste presentate in Francia nel 2020, il Paese d'oltralpe ha concesso 120.000 esdebitazioni, a fronte dei 3.391 procedimenti iscritti in Italia, di cui 2.241 conclusi. Si tratta di un'evidente sproporzione;
considerato che:
secondo lo studio "Esecuzioni immobiliari e prezzi delle case" (Banca d'Italia, Temi di discussione n. 1325/2021) il prezzo di transazione delle case vendute tramite asta giudiziaria risulta ben inferiore ai valori di mercato, con uno sconto compreso tra il 42 e il 56 per cento;
tale situazione, oltre a ledere la dignità del debitore e i diritti sia del debitore sia dei creditori, va a favorire facili speculazioni finanziarie, innescando un ribasso dell'intero mercato, con conseguente riduzione delle entrate tributarie e possibili infiltrazioni della criminalità a fini di riciclaggio;
esiste un concreto rischio per i soggetti indebitati di cadere nella rete dell'usura,
si chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo condividano la necessità di un intervento volto ad incentivare il ricorso allo strumento della gestione della crisi da sovraindebitamento e ad accelerare la definizione dei procedimenti;
se, ognuno per quanto di propria competenza, non reputino opportuno cercare di colmare la distanza tra l'Italia e altri Paesi europei in materia di gestione del sovraindebitamento, attraverso l'azzeramento o un sostanziale ridimensionamento dei costi della procedura per le persone che hanno la necessità di accedervi.