Pubblicato il 19 gennaio 2022, nella seduta n. 397
ARRIGONI , PERGREFFI , CAMPARI , BRIZIARELLI , BRUZZONE , PAZZAGLINI - Al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. -
Premesso che:
il settore dell'autotrasporto ricopre un ruolo fondamentale nella vita economica del Paese: secondo recenti rilevazioni ISTAT, infatti, il trasporto su strada si conferma come la principale modalità di spostamento delle merci in Italia, avendo movimentato nel solo 2020 oltre 979 milioni di tonnellate di beni;
tuttavia, il trasporto delle merci su gomma non necessariamente avviene ricorrendo alle tecnologie più all'avanguardia in termini di sostenibilità ambientale: secondo i dati dell'ACI, nel 2020 circa il 90 per cento dei veicoli destinati alla movimentazione delle merci su strada circolanti in Italia era alimentato a diesel, di cui quasi il 70 per cento di classe Euro 4 o inferiore;
con l'obiettivo di promuovere la decarbonizzazione dei trasporti, il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili da diversi anni sostiene gli investimenti sostenibili delle imprese che svolgono trasporto merci in conto terzi, prevedendo misure di incentivazione al rinnovo del parco dei veicoli pesanti;
il 18 novembre 2021 il ministro Giovannini ha annunciato la firma di due nuovi decreti che "prevedono complessivamente 100 milioni di euro per agevolare l'acquisto di mezzi più tecnologici e green";
di questi due decreti il primo, decreto ministeriale 18 novembre 2021, recante "Rinnovo del parco veicolare delle imprese di autotrasporto iscritte al Registro elettronico nazionale e all'Albo nazionale degli autotrasportatori", già pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 15 dicembre 2021, rinnova la misura annuale stanziando 50 milioni di euro per il biennio 2021-2022, assegnando 35 milioni di euro per la rottamazione e l'acquisto di mezzi diesel, 10 milioni per l'acquisto di rimorchi e semirimorchi per l'intermodalità e soli 5 milioni per l'acquisto di veicoli ad alimentazione alternativa elettrici, ibridi e a gas naturale;
il secondo, recante "Investimenti ad alta sostenibilità", stanzia 50 milioni di euro per gli anni dal 2021 al 2026 per l'acquisto di veicoli commerciali e industriali ad alimentazione alternativa, ibridi, elettrici e a gas naturale (CNG e LNG), la cui ripartizione annuale dovrebbe essere: 12 milioni nel 2021, 10 nel 2022, 8 nel 2023, 2024 e 2025 e 3 milioni nel 2026;
risulterebbero, pertanto, stanziati in media circa 17,5 milioni di euro all'anno nel prossimo biennio per l'acquisto di veicoli diesel, mentre per le alimentazioni alternative lo stanziamento medio equivarrebbe a circa 10 milioni annui fino al 2026, in totale incoerenza con gli importanti sforzi richiesti al settore trasporti per il raggiungimento degli sfidanti obiettivi di decarbonizzazione e di riduzione delle emissioni;
in particolare nel trasporto pesante, dove le alimentazioni diesel sono la preponderanza del mercato, la maggiore promozione di veicoli alimentati a carburanti tradizionali, a sfavore di quelli ad "alta sostenibilità" come lo stesso titolo della misura recita, è incomprensibile, perché rallenta fortemente il processo di transizione dell'autotrasporto verso forme di mobilità più pulita,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo intenda valutare un rifinanziamento immediato del fondo alta sostenibilità, che riequilibri la ripartizione iniziale dei due fondi per le annualità 2021-2022, riflettendo quantomeno un equilibrio tra le risorse destinate alle alimentazioni alternative rispetto a quelle previste per i carburanti tradizionali, sia per dare continuità al fondamentale percorso di rinnovo del parco dei veicoli per trasporto merci iniziato dal Ministero qualche anno fa, sia per dare un'accelerazione verso la sostenibilità d'esercizio delle imprese di autotrasporto e verso gli obiettivi nazionali ed europei di decarbonizzazione;
se intenda, in seconda istanza, valutare l'opportunità di provvedere a una diversa allocazione dei fondi nei successivi decreti direttoriali per l'attuazione delle due misure di rinnovo del parco veicolare del settore dell'autotrasporto.