Pubblicato il 6 aprile 2005
Seduta n. 774
FALOMI - Al Ministro degli affari esteri. -
Premesso che:
il 7 dicembre la polizia cambogiana insieme alla organizzazione non governativa AFESIP (Agir pour les Femmes en Situation Précaire) ha compiuto una operazione in un hotel volta a liberare 83 bambine costrette a prostituirsi;
al termine dell’operazione suddetta la polizia cambogiana ha provveduto a trasferire le bambine in uno dei centri dell'associazione AFESIP a Phnom Penh;
il giorno 8 dicembre 2004 un gruppo di trenta persone armate ha fatto irruzione nel centro di accoglienza prelevando le bambine e minacciando di morte gli operatori presenti, tra i quali Somaly Mam (la presidente, candidata al Nobel per la pace) e il marito Pierre Legros (direttore dei progetti della organizzazione non governativa);
il Ministero degli interni cambogiano ha smentito il rapimento, confermato invece dalla organizzazione non governativa AFESIP;
considerato che:
l’AFESIP è membro di ECPAT Cambogia e finanziata da ECPAT Italia (End Child Prostitution, Pornography and Trafficking, www.ecpat.it) e combatte il fenomeno della prostituzione minorile;
l'azione è stata condannata dall'ambasciata americana in Cambogia,
si chiede di sapere:
se in base alle informazioni in possesso del Governo italiano i fatti descritti corrispondano effettivamente a verità;
quali siano gli intendimenti del Governo italiano circa la necessità di attivarsi nei confronti del governo cambogiano perché si faccia chiarezza su questa vicenda e si attivi immediatamente per la liberazione delle 83 bambine oggetto del rapimento.