Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-08450
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Atto n. 4-08450
Pubblicato il 5 aprile 2005
Seduta n. 772
DI GIROLAMO - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri delle attività produttive e del lavoro e delle politiche sociali. -
Premesso che:
l'Alnuatel è un'azienda di Terni che produce barriere acustiche stradali e ferroviarie, impianti elettrici e di controllo e apparati metallici per le telecomunicazioni;
come già rilevato dallo scrivente nell'interrogazione 4-07999, presentata ai Ministri in indirizzo il 26 gennaio 2005, tale sito produttivo, nato nel 1974 come stabilimento Sit Siemens, ha vissuto negli ultimi anni continui passaggi di proprietà: dall'Italtel Tecnomeccanica alla Reltec nel 1998 alla Marconi Communications nel 1999, alla multinazionale americana Viasystems nel 2000;
nel novembre 2002, sotto la regia del Comitato per il coordinamento delle iniziative per l'occupazione presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, lo stabilimento è stato rilevato dal Gruppo Elettromontaggi di Massa Martana, che ha annunciato cospicui investimenti e l'obiettivo di raggiungere nell'arco di 3 anni un incremento dell'occupazione fino a 160-180 unità, a fronte di 36 mesi di cassa integrazione per i lavoratori che non fossero rientrati subito nell'organico;
il 24 gennaio 2005, in un incontro presso Assindustria di Terni, i vertici aziendali hanno annunciato l'impossibilità di attuare il piano industriale di rilancio (presentato il 18 novembre 2004 e sottoscritto dai sindacati), adducendo come causa i negativi mutamenti di mercato e ordini non acquisiti, che avrebbero generato un deficit nell'ultimo bilancio di 7-8 milioni di euro;
il giorno 25 gennaio 2005 i lavoratori dell'Alnuatel (che precedentemente si erano decurtati lo stipendio e avevano accettato l'interruzione del servizio di mensa, per venire incontro alla situazione di difficoltà dell'impresa) hanno indetto uno sciopero di 8 ore, mentre i vertici dei sindacati metalmeccanici locali hanno espresso ferma contrarietà nei confronti di un piano di ristrutturazione, che sembrava inevitabilmente destinato a portare alla chiusura dell'azienda;
il 22 febbraio 2005 i lavoratori dell'Alnuatel hanno intrapreso una mobilitazione, nella forma di un'assemblea permanente all'interno dello stabilimento, chiedendo la riapertura del tavolo delle trattative e garanzie certe per il sito produttivo ternano;
il 23 febbraio 2005 i vertici dell'Alnuatel hanno inviato lettere di mobilità a 94 dei 117 dipendenti, dichiarando la volontà dell'azienda di mantenere in organico soltanto 20 operai e 3 impiegati nel solo settore della carpenteria, hanno invitato i lavoratori a riprendere la propria attività lavorativa per non cagionare perdite di clientela e hanno ribadito l'indisponibilità a riprendere la trattativa;
i primi di marzo del corrente anno i vertici delle istituzioni locali e regionali hanno fatto visita ai lavoratori mobilitati nell'assemblea permanente, garantendo il proprio impegno per una celere riapertura della trattativa, che garantisca la tenuta occupazionale;
l'8 marzo 2005 i lavoratori si sono recati dal prefetto di Terni per esprimere preoccupazione sulla situazione dell'Alnuatel e invitare il Governo ad una piena presa di responsabilità per risolvere la vertenza;
il 12 marzo 2005 si è tenuto presso la Provincia di Terni un incontro tra istituzioni locali, Sviluppumbria, management Alnuatel e sindacati, che impegnava i lavoratori a porre fine alla mobilitazione e l'azienda a predisporre entro pochi giorni un piano aziendale che garantisse l'occupazione e rilanciasse lo sviluppo aziendale, attraverso sinergie con gli altri siti produttivi del gruppo Elettromontaggi, da sottoporre preliminarmente al vaglio delle parti sociali e da ratificare nella sede del Dipartimento per lo sviluppo dell'economia territoriale, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri;
contestualmente lo scrivente, insieme all'on. Enrico Micheli, ha inviato una missiva all'on. Gianfranco Borghini per sollecitare un fattivo intervento del Comitato per il coordinamento delle iniziative per l'occupazione presso la Presidenza del Consiglio dei ministri;
a seguito del succitato incontro i dipendenti hanno regolarmente ripreso la propria attività lavorativa, mentre la proprietà dell'Alnuatel non ha ancora presentato alle parti alcun piano industriale, nonostante si fosse impegnata a redigerlo e presentarlo in tempi brevi;
i lavoratori si trovano ancora in una situazione di incertezza e di insicurezza, senza garanzie certe sul futuro del proprio posto di lavoro,
si chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo conoscano le ragioni per cui non sia stato ancora elaborato e presentato il piano industriale da parte del management dell'Alnuatel;
se rientri tra i loro intendimenti sollecitare l'azienda a presentare in tempi brevi il piano industriale, onde poter aprire quanto prima la discussione presso il Dipartimento per lo sviluppo dell'economia territoriale e garantire ai lavoratori le adeguate certezze in merito al loro futuro occupazionale.