Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-08286
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Atto n. 4-08286
Pubblicato il 8 marzo 2005
Seduta n. 756
VICINI, PIATTI, MURINEDDU, FLAMMIA, BASSO, DE PETRIS, DI GIROLAMO. - Al Ministro delle politiche agricole e forestali. -
Premesso che:
il Regolamento (CE) n. 178/02 del Parlamento europeo e del Consiglio del 28 gennaio 2002, che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l’Autorità europea per la sicurezza alimentare e ne fissa le procedure;
è stata l’Unione europea, con l’approvazione del Regolamento comunitario sopra citato, ad indicare agli Stati membri la strada obbligata del coordinamento e dell’integrazione in un organismo di rilievo nazionale per le competenze sulla sicurezza dei cibi, anche in seguito alle gravi crisi alimentari che hanno scosso il continente (encefalopatia spongiforme bovina, afta epizootica, influenza aviaria, latte mescolato con l’ammoniaca – “La Repubblica” del 6 marzo 2005, ecc.);
ad oggi tutti i quindici Paesi fondatori dell’Unione si sono dotati di un’apposita Agenzia nazionale, ad eccezione dell’Italia, mentre ha avviato a pieno ritmo la propria attività l’Agenzia europea nella sede di Parma (EFSA);
constatato che:
nello schema di Piano Sanitario Nazionale 2002-2004 era esplicitamente prevista una riorganizzazione a livello nazionale del settore, resa necessaria dell’Autorità europea, e il varo di una Agenzia indipendente campeggiava al primo posto negli intenti del documento presentato dal ministro Alemanno al Forum agroalimentare del novembre 2001;
in data 23 dicembre 2004 veniva invece istituito il Comitato Nazionale per la Sicurezza Alimentare (CNSA), presieduto dal Ministro della salute, in rappresentanza di tutte le istituzioni che in Italia operano nell’ambito della sicurezza alimentare e che devono collaborare nella gestione del rischio. Lo stesso comitato è l’interfaccia nazionale dell’EFSA;
il ministro Alemanno, a mezzo stampa (AGI e ANSA del 3 marzo), in occasione dell’ “Agrifood”, il nuovo salone internazionale del prodotto agroalimentare della Fiera di Verona, città da sempre candidata ad ospitare la sede nazionale dell’Authority alimentare, ha reso dichiarazioni preoccupanti definendo l’Agenzia nazionale “un baraccone”,
gli interroganti chiedono di sapere se e quali misure si intenda adottare affinché “maturino in fretta le condizioni” necessarie all’istituzione dell’Agenzia nazionale e per quali motivi, in controtendenza con gli altri Paesi fondatori dell’Unione, si sia privilegiata la strada del CNSA, organismo di chiara natura politica, in luogo di una Autorità indipendente.