Atto n. 4-05736

Pubblicato il 6 luglio 2021, nella seduta n. 342

MARILOTTI , FENU , LUNESU , DORIA , RAMPI , CUCCA - Al Ministro della salute. -

Premesso che a quanto risulta agli interroganti:

l'ASUGI (azienda sanitaria universitaria giuliano-isontina) ha approvato il decreto di nomina del dottor Pierfranco Trincas a direttore del centro di salute mentale 1 di Barcola, a Trieste;

il dottor Pierfranco Trincas, a seguito di una procedura concorsuale, è risultato vincitore in quanto in possesso del profilo professionale maggiormente confacente con le funzioni e competenze necessarie a dirigere il centro di salute mentale triestino. Il dottor Trincas ha una doppia specializzazione in psichiatria a Cagliari e in criminologia e psichiatria forense a Bari. Ha all'attivo una lunga esperienza gestionale. Ha rivestito importanti incarichi tra cui: direttore sanitario dell'azienda policlinico dell'università di Cagliari, direttore della ASL di Sanluri, direttore dell'assessorato per la sanità della Regione Sardegna. Infine è stato direttore del 2° servizio psichiatrico diagnosi e cura (SPDC) dell'ospedale "Santissima Trinità" di Cagliari e dal 2019 responsabile della struttura complessa della stessa città;

considerato che gli ex direttori dei dipartimenti di salute mentale del Friuli-Venezia Giulia hanno denunciato in una lettera aperta la penalizzazione nelle procedure di reclutamento dei professionisti di scuola basagliana; il concorso pubblico indetto per individuare il responsabile del centro triestino, secondo la loro ricostruzione, avrebbe condotto a prediligere un soggetto estraneo alla pluriennale esperienza territoriale regionale. Tale grave accusa, che ha aperto numerose polemiche e ha trovato spazio sulla stampa, ha portato gli ex direttori a criticare l'esito del procedimento selettivo, arrivando a contestare la legittimità di quel concorso pubblico, prefigurando, a seguito di quella selezione, il rischio di un depotenziamento del modello triestino. A queste critiche si aggiunge quanto sottoscritto da 102 persone, tra familiari e utenti del centro di salute mentale 1 di Trieste, che hanno richiesto al dottor Trincas di rinunciare all'incarico. Certamente la psichiatria triestina e più in generale quella del Friuli-Venezia Giulia hanno subito negli ultimi due anni pesanti tagli e ridimensionamenti da parte dell'amministrazione regionale, e tali scelte possono aver dato erroneamente l'impressione che tale nomina sia funzionale a questo disegno di smantellamento di terapie e percorsi antimanicomiali. Nell'ambito di questa vicenda è stata coinvolta la sanità sarda, segnatamente i servizi psichiatrici, con accuse e valutazioni in gran parte ingenerose e immotivate, proprio per questo sono intervenuti psichiatri e il presidente dell'ordine dei medici e degli odontoiatri della provincia di Cagliari per ristabilire la verità sulla gestione della psichiatria sarda e sull'operato del dottor Trincas, ribadendo in una nota che: "competenza, titoli, esperienza sul campo, capacità di coordinamento di uno staff articolato e multidisciplinare: queste le qualità da ricercare attraverso i concorsi come quello vinto da Pierfranco Trincas";

preso atto che il concorso ha valutato esperienze e competenze e sulla base di esse e di un colloquio è stata redatta una graduatoria di merito. Una selezione concorsuale pubblica deve infatti verificare competenze tecniche e non può basarsi su discrezionalità ideologiche. Appaiono quindi del tutto strumentali le accuse di chi sostiene che sarebbe stato usato il concorso come strumento di spoils system, privilegiando candidati sconosciuti e lontani dall'orientamento valoriale territoriale. Inoltre la provenienza di candidati da "fuori regione" non può essere considerata un vulnus della procedura concorsuale, né è concepibile che possano essere attuate selezioni che escludano a priori candidati provenienti da altre regioni italiane. Se ciò avvenisse, rappresenterebbe un evidente caso di discriminazione. Al dottor Trincas non si può imputare, ancor prima di aver preso servizio ed interagito con le specificità del territorio, alcuna volontà di affossare questa importante tradizione di psichiatria antimanicomiale;

è nell'interesse del servizio sanitario garantire la libera circolazione di professionalità e competenze, affinché sia erogato il miglior servizio possibile a tutela della salute dei cittadini,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo intenda verificare quanto accaduto ed assumere gli eventuali provvedimenti di propria competenza, affinché il nuovo direttore del centro di salute mentale 1 di Barcola a Trieste sia messo nelle condizioni di esercitare a pieno le proprie funzioni.