Atto n. 4-05719

Pubblicato il 6 luglio 2021, nella seduta n. 342
Risposta pubblicata

ROJC , ALFIERI , BITI , BOLDRINI , CERNO , D'ALFONSO , FEDELI , FERRAZZI , GIACOBBE , PITTELLA , STEFANO , TARICCO , VALENTE - Al Ministro dello sviluppo economico. -

Premesso che:

il settore dell'edilizia svolgerà un ruolo chiave nella ripresa economica dopo la pandemia;

nel PNRR sono previste, infatti, misure che potranno dare un impulso notevole alle attività del settore, sia nell'ambito dell'edilizia residenziale privata e pubblica, sia nell'ambito degli interventi infrastrutturali;

negli ultimi mesi si registra il forte rincaro di alcune importanti materie prime connesse all'attività di costruzione, quali metalli, materie plastiche derivate dal petrolio, calcestruzzo e bitumi, che sta mettendo in seria difficoltà le imprese impegnate nella fase realizzativa di commesse, sia pubbliche che private, aggiudicate nei mesi precedenti ai rincari stessi;

accanto agli aumenti vi è inoltre la difficoltà di reperire materie prime per altri ambiti industriali;

è di questi giorni l'allarme, lanciato dal presidente di Unindustria Rieti, secondo il quale "gli aumenti ricadono su tutti i settori economici e in una fase in cui non si è ancora usciti dalla pandemia";

dal canto suo, il presidente di Confartigianato del Friuli-Venezia Giulia ha fatto appello alla Regione affinché "si faccia parte attiva, anche attraverso le istituzioni, perché l'Unione europea sviluppi politiche di emergenza in grado di contrastare le bolle speculative che coinvolgono le materie prime, mettendo a rischio l'intera produzione manifatturiera",

si chiede di sapere se non si intenda, di fronte a questa oggettiva situazione di difficoltà nel reperire materie prime e nel contrastare il loro aumento ingiustificato, adottare specifiche iniziative, anche di coordinamento a livello europeo, per il sostegno e il rilancio del comparto manifatturiero e di quello dell'edilizia, anche in relazione al ruolo che tali settori ricoprono nel percorso verso la ripresa economica del Paese e per scongiurare il rischio che l'aumento indiscriminato dei prezzi dei materiali possa mettere a repentaglio i progetti del piano nazionale di ripresa e resilienza e l'efficacia degli incentivi fiscali previsti per questi settori.