Pubblicato il 20 maggio 2021, nella seduta n. 329
PRESUTTO , RUOTOLO , MORRA , TRENTACOSTE , DI PIAZZA , PUGLIA , MAUTONE , ROMANO , MONTEVECCHI , VACCARO , FERRARA , CROATTI , LANZI - Al Ministro dell'interno. -
Premesso che:
l'escalation criminale che colpisce, in particolare, i quartieri della periferia orientale di Napoli con attentati dinamitardi, agguati, omicidi e ferimenti, rappresenta un'emergenza nazionale;
l'11 maggio 2021, alle ore 23, come riportato da giornali e siti web, un ordigno lanciato dal cavalcavia della SS 162-Dir indirizzato verso la sottostante via Esopo, nel quartiere Ponticelli, feudo del clan XX, retto dai fratelli De Martino, ha danneggiato otto auto e solo casualmente non ha ferito o ucciso qualcuno;
episodio analogo a quello avvenuto la notte tra il 9 ed il 10 maggio, sempre nel quartiere Ponticelli, quando l'esplosione di una bomba distrugge due auto nel cosiddetto Parco Topolino, così soprannominato perché era lì che viveva Carmine Sarno, fratello del boss dell'omonimo clan non più egemone dopo il pentimento del capo;
nei quartieri Ponticelli, San Giovanni e Barra c'è paura tra abitanti, educatori e titolari di attività produttive: la sensazione è quella di una strategia di aggressione da parte dei clan per conquistare il territorio. I provvedimenti di lockdown hanno solo rimandato gli affari di chi con "stese" ed attentati esplosivi vuole imporre il controllo di strade, piazze e rioni per affermare la propria egemonia e accaparrarsi le attività illecite: spaccio di droga, estorsione e usura;
considerato che:
il 14 maggio 2021, associazioni, cooperative, educatori, formatori, chiesa, università, società civile, esponenti delle istituzioni e parlamentari si sono incontrati presso il Centro polifunzionale intitolato al 19enne Ciro Colonna (vittima innocente di camorra ucciso il 7 giugno 2016 in via Decio Mure Console Romano, ex Lotto 0 Ponticelli) ed hanno costituito il "Comitato di liberazione dalla Camorra". Si tratta di un tavolo permanente di consultazione per avviare una serie di iniziative di cittadinanza attiva;
il Comitato chiede: 1) presenza quotidiana delle forze dell'ordine sul territorio; 2) attivazione delle telecamere di videosorveglianza; 3) scuole aperte d'estate e allestimento di campi per il contrasto alla povertà educativa per bambini e adolescenti; 4) recupero, riapertura ed attivazione di spazi sociali, culturali e sportivi; 5) varo del "Piano per il futuro", guardando al recente "Recovery Plan" con l'obiettivo di garantire un rilancio economico, sociale e culturale attraverso investimenti, nonché l'implementazione di un piano straordinario per il lavoro per arginare la deindustrializzazione, come nel caso dello stabilimento Whirpool;
nonostante i numerosi blitz messi a segno dalle forze dell'ordine, ultimi in ordine di tempo quello del 17 maggio 2021, che ha determinato l'arresto di 37 esponenti del clan Rinaldi - Reale - Formicola e Silenzio, operanti proprio nella periferia est di Napoli, e quello che ha riguardato il centro storico con l'arresto di dodici esponenti del clan Sibillo, resta un clima di paura: i residenti non possono e non devono essere lasciati soli;
l'emergenza criminalità non riguarda tuttavia soltanto la periferia di Napoli, ma anche altre aree della città nonché i comuni dell'hinterland. Basti ricordare quanto accaduto nel quartiere Fuorigrotta: il 15 marzo 2021 viene ucciso in via Leopardi il 77enne Antonio Volpe; il 26 marzo 2021 ulteriore omicidio in via Caio Duilio; il 30 aprile 2021 inseguimento tra scooter ed esplosione di numerosi colpi di arma da fuoco; il 19 aprile 2021 distruzione di un negozio in via dei Colli Aminei;
considerato inoltre che, a parere degli interroganti:
appare non procrastinabile l'esigenza di porre la massima attenzione su questi episodi per dare un'adeguata risposta agli abitanti sempre più provati ed impauriti;
seppur importante non sembra sufficiente il progetto avviato con fondi regionali ed inerente l'installazione di un sistema di videosorveglianza su Napoli est: dodici telecamere, controllate dalle forze dell'ordine, che vigileranno sul territorio;
si ritiene necessario avviare un'azione mirata sui territori delle periferie napoletane che deve concretizzarsi, oltre che con un aumento del presidio da parte delle forze dell'ordine, anche con un'azione di conoscenza e sensibilizzazione da condursi tra i giovani di quelle aree, oltre alla creazione di centri di aggregazione sportiva, culturale, eccetera, in grado di dare una valida alternativa ai ragazzi dei suddetti quartieri,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti;
se intenda intervenire, in modo concreto e tempestivo, allo scopo di porre fine all'escalation di violenza che ormai da mesi logora le popolazioni delle aree periferiche di Napoli, generando un clima di paura e rendendo, quindi, invivibili dette zone.