Atto n. 4-08180

Pubblicato il 17 febbraio 2005
Seduta n. 743

FABRIS. - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri delle attività produttive e della giustizia. -

Premesso che su "L'Espresso” dell'11 febbraio 2004 è comparso un articolo a firma di Primo Di Nicola e Marco Lillo, dal titolo "San Marzano dei miracoli";

considerato:

che i fatti riportati dal settimanale, per come esposti e per il loro contenuto, sono di eccezionale gravità e potrebbero integrare ipotesi di reato a danno di privati e della pubblica amministrazione;

che il titolo II del libro II del codice penale è dedicato all'esame dei delitti contro la pubblica amministrazione e questo titolo, ancorché parli di delitti "contro la pubblica amministrazione", prevede non solo i delitti che ledono l'attività amministrativa in senso proprio, ma anche quella legislativa e quella giudiziaria;

che la disciplina in esame ha subito profonde modificazioni per effetto della legge 26-4-1990, n. 86, successivamente della legge 7-2-1992, n.181, e da ultimo della legge 16-7-1997, n. 234;

che con tali riforme si è inteso potenziare la risposta punitiva dello Stato di fronte alle condotte illecite poste in essere da tutti i soggetti rivestiti di funzioni pubbliche nell'esercizio di tali funzioni,

si chiede di sapere:

come il Presidente del Consiglio valuti la permanenza nel suo incarico di Ministro delle attività produttive dell'on. Antonio Marzano, alla luce delle circostanze denunciate nella presente interrogazione, trattandosi di vicende caratterizzate dall'intervento della magistratura e della Guardia di finanza sulla base di denunce esposte da pubblici ufficiali consapevoli delle loro responsabilità ad ogni effetto di legge;

se risultino i motivi per i quali il Ministro della giustizia, l'on. Roberto Castelli, non abbia voluto deliberatamente prendere posizione sulla vicenda, malgrado fosse a conoscenza della gravità dei fatti contestati ai commissari straordinari delle aziende in crisi nominati dal Ministro delle attività produttive;

se rientri fra gli intendimenti del Governo porre in essere tutti gli atti di sua competenza al fine di sapere se i fatti esposti a carico del Ministro delle attività produttive e del fratello del Ministro corrispondano al vero e, in caso affermativo, se risultino i motivi per i quali non sia avvenuta la costituzione di parte civile da parte del Ministro della giustizia;

se e quali iniziative saranno assunte per sopperire al grave danno arrecato alla Pubblica Amministrazione;

quali siano i criteri in base ai quali sono stati nominati dal Ministro delle attività produttive i commissari straordinari delle aziende in crisi, nonché l'ammontare dei compensi dei commissari che sono stati liquidati e dei commissari che non sono stati ancora liquidati;

quali sia l'ammontare complessivo di tutte le consulenze legali richieste dal Ministero delle attività produttive dall'inizio della XIV legislatura ad oggi;

se e quali provvedimenti saranno assunti al fine di garantire che i controlli effettuati dai commissari straordinari nominati per le aziende in crisi siano improntati al rispetto dei più basilari principi della legalità e del buon andamento della Pubblica Amministrazione;

come il Presidente del Consiglio valuti, alla luce di quanto denunciato nella presente interrogazione, i risultati applicativi dell'intera attività di legislazione in materia di amministrazione straordinaria e crisi d'azienda.