Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-01936
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Atto n. 3-01936
Pubblicato il 1 febbraio 2005
Seduta n. 729
TREU. - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. -
Premesso che:
le tensioni e i disagi manifestati in questi giorni dai cittadini pendolari sono l'ennesima e drammatica conferma del generale "disinvestimento" pubblico nella gestione ordinaria del servizio ferroviario, con ripercussioni gravissime per le condizioni di vita dei lavoratori pendolari e, in generale, per i settori economici e produttivi che da essi dipendono;
i continui disservizi che il sistema ferroviario italiano fa registrare - quali i ritardi, gli incidenti e i guasti alle linee e alle locomotive - provocano enormi disagi agli utenti, determinando una situazione del tutto inaccettabile per un Paese ad economia avanzata quale si ritiene sia l'Italia;
il malcontento è sfociato spesso in vera e propria esasperazione, portando in più di un'occasione i cittadini ad attuare forme improprie di protesta, del tutto eccezionali e in se stesse censurabili, quali le occupazioni di binari e di stazioni;
in questo quadro si inserisce la protesta messa in atto, la mattina del 31 gennaio 2005, da circa duecento passeggeri che viaggiano quotidianamente lungo la linea Milano-Venezia; a seguito dell'ennesimo ritardo del treno atteso, i pendolari hanno invaso i binari della stazione di Vignate, vicino Milano, bloccando la circolazione dei treni lungo quella linea per alcune ore;
l'ennesimo blocco messo in atto dai pendolari, senz'altro grave e condannabile poiché ha determinato l'interruzione del servizio pubblico lungo la linea Milano-Venezia, deve comunque indurre a ricercare le responsabilità politiche e gestionali che a tutti i livelli hanno concorso a determinare le attuali condizioni di efficienza e sicurezza del trasporto pubblico ferroviario,
si chiede di sapere:
in generale, quali garanzie dal Ministro in indirizzo, sul quale l'attuale Governo ha concentrato in campagna elettorale, più che su ogni altro, le sue ambizioni riformatrici, sia in condizione di fornire circa l'effettiva qualità, efficacia e consistenza delle politiche infrastrutturali e dei trasporti concretamente attuate in questa legislatura;
in particolare, con riferimento alla politica delle cosiddette "opere strategiche", quale grado di rilevanza strategica questo Governo ritenga di assegnare all'efficienza e all'universalità del servizio di trasporto pubblico, vista e considerata la mancanza non solo di nuovi investimenti, ma anche di specifici impegni politici e programmatici in materia di manutenzione e ammodernamento della rete ferroviaria esistente (mentre si investono 15 miliardi di euro per l'alta velocità tra Verona e Monaco, circa un terzo della rete è tuttora a binario unico);
se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuna un’illustrazione in sede parlamentare circa le responsabilità per i continui disservizi che si verificano sulla linea Milano-Venezia, e in generale sulle linee ferroviarie dell'intero Paese.