Atto n. 3-01930

Pubblicato il 27 gennaio 2005
Seduta n. 728

BRUTTI MASSIMO, MODICA, TESSITORE. - Ai Ministri dell'interno e dell'istruzione, dell'università e della ricerca. -

Premesso che:

un docente di storia della filosofia della Facoltà di scienze della formazione dell'Università di Cagliari, Pietro Melis, è autore di un criticabile saggio intitolato "Scontro tra culture e metacultura scientifica: l'Occidente e il diritto naturale", di stampo chiaramente antisemita nonché istigatore all'odio razziale;

secondo quanto riportato dai più importanti quotidiani nazionali, tra cui "La Repubblica" e "La Stampa" del 22 gennaio 2005, il "saggio" contiene affermazioni offensive e ingiuriose quali: "Il cosiddetto tempio ebraico era in realtà un grande mattatoio, dove i cosiddetti sacerdoti cospargevano continuamente l'altare del sangue degli animali ancora vivi", ed ancora: "E' giusto dichiararsi antisemiti nei confronti degli ebrei credenti, né ci si può dolere del fatto che questi siano finiti nelle camere a gas";

secondo quanto riportato dal quotidiano "La Repubblica" del 22 gennaio 2005, alla fine del mese di dicembre 2004 Pietro Melis ha inviato il suddetto scritto a Riccardo Di Segni, rabbino capo della comunità ebraica di Roma, con una lettera non firmata nella quale è scritto: "Il mio saggio, inviato a 140 biblioteche italiane e straniere, sia come un marchio indelebile sulla vostra pelle per ciò che ho scritto nelle pagine 12-16. Sulla base del diritto naturale non dovrebbe essere un reato giustiziare un ebreo credente o un islamico";

il rabbino capo della comunità ebraica di Roma ha chiesto spiegazioni al Rettore dell'Università di Cagliari, Pasquale Mistretta, il quale insieme al preside, ai docenti ed al personale amministrativo della Facoltà si è subito affrettato a prendere le distanze da tale inqualificabile e vergognoso comportamento;

è da ritenersi assolutamente inverosimile il fatto che questo "saggio" sia stato adottato come testo universitario e quindi come testo di esame per gli studenti;

su stessa ammissione del preside della Facoltà ("La Stampa" del 22 gennaio 2005) nessuno era a conoscenza del fatto che un simile volume, contenente dichiarazioni che calpestano elementari principi di civiltà e di rispetto dei diritti umani, fosse stato adottato quale testo di esame e pubblicato negli Annali di Scienze della formazione. A tale proposito è stata avviata un'inchiesta interna per accertare come ciò sia potuto succedere,

si chiede di sapere:

quali siano i risultati dell'indagine universitaria interna ancora in corso, auspicando che la stessa si concluda il più presto possibile;

a quali soggetti istituzionali dell'Università di Cagliari competa la programmazione, il coordinamento e la verifica dei risultati delle attività formative per il conseguimento di una laurea, ivi compresi i programmi di esame dei relativi corsi di insegnamento;

quali provvedimenti siano stati assunti dal Rettore dell'Università di Cagliari e da altri soggetti nei confronti di un professore universitario autore di uno scritto nel quale si manifesta un'evidente e intollerabile istigazione all'odio razziale ed eventualmente nei confronti di altri soggetti che fossero istituzionalmente tenuti ad un'azione di coordinamento e verifica delle attività didattiche universitarie;

quali indicazioni il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca ritenga di dover dare a tutti gli atenei affinché risultino chiare le responsabilità singole e collegiali relativamente alla programmazione, al coordinamento e alla valutazione delle attività didattiche universitarie, al fine di evitare il ripetersi di simili gravissimi episodi.