Pubblicato il 14 aprile 2021, nella seduta n. 315
RUOTOLO , DE PETRIS , ERRANI - Al Ministro dell'interno. -
Premesso che:
in provincia di Napoli, nei comuni di Castellammare di Stabia e Torre del Greco vi è una forte presenza della criminalità organizzata che richiama la necessità di adoperarsi per la tutela dei diritti della cittadinanza e di sradicare il malaffare dal tessuto economico e sociale del territorio già investito da un pesante disagio anche a seguito della pandemia;
in particolare, a Castellammare di Stabia, per quanto risulta agli interroganti, i clan operano nelle tradizionali attività illecite legate al mercato della droga, del racket e dell'usura ma, come emerge dalle ultime inchieste, manifestano un interesse non solo nel sistema degli appalti pubblici con il tentativo di condizionare l'esito in favore di imprese loro legate, ma anche nella politica, come emergerebbe già nel corso della campagna elettorale del 2018;
negli ultimi giorni, poi, come riportano gli organi di stampa, a seguito delle indagini dei Carabinieri del nucleo investigativo di Torre Annunziata coordinate dai magistrati dell'antimafia, è stata messa a segno, il 23 marzo 2021, l'operazione "Domino bis", che ha portato all'arresto di 16 esponenti apicali del clan D'Alessandro giunto alla terza generazione; è emerso, grazie anche al racconto di collaboratori di giustizia, come la cosca avrebbe messo le mani sulla sanità stabiese, entrando all'interno dell'ospedale "San Leonardo" grazie alla capacità di controllare appalti pubblici attraverso ditte proprie. In particolare, nel periodo di pandemia, si segnalano due settori strategici: il trasporto degli ammalati con il servizio ambulanze e le pulizie;
anche nella vicina città di Torre del Greco, il quadro che emergerebbe da un'indagine che già nell'aprile 2019 aveva condotto all'arresto di diversi soggetti, se confermato, oltre ad essere inquietante, per la presunta compravendita di voti effettuata da più soggetti che avrebbero partecipato direttamente e indirettamente alla competizione elettorale, lascerebbe trasparire una regia unica e ben definita volta a condizionare in maniera inequivocabile e criminale il voto delle elezioni amministrative del 2018 su più fronti;
a tal proposito si fa rilevare che, in data 2 aprile 2021, i Carabinieri hanno eseguito una nuova ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari di Torre Annunziata, su richiesta della Procura di Torre Annunziata, nei confronti di 5 persone, tra le quali un ex assessore comunale e un consigliere comunale di Torre del Greco, tutte gravemente indiziate del reato di associazione per delinquere mediante la sistematica compravendita di voti in occasione dello svolgimento delle elezioni amministrative del Comune del giugno 2018. In particolare il consigliere comunale, eletto all'opposizione da poche settimane, risultava essere passato nella maggioranza che sostiene l'attuale sindaco Giovanni Palomba,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo intenda adottare le iniziative di competenza per l'istituzione di una commissione d'indagine per l'esercizio dei poteri di accesso e di accertamento di cui all'articolo 143 del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, alla luce degli elementi evidenziati che interessano i Comuni di Castellammare di Stabia e di Torre del Greco e dell'estesa ingerenza della criminalità organizzata in quest'area.