Pubblicato il 4 marzo 2021, nella seduta n. 303
BINETTI , MALLEGNI , GALLIANI , SERAFINI , GIAMMANCO , MASINI , PEROSINO , DE SIANO , FLORIS , BARBONI , PAPATHEU , RIZZOTTI , GALLONE , TOFFANIN , STABILE , CESARO , CANGINI , VONO , VALENTE , DRAGO , ABATE , PIARULLI , STEGER , PARENTE , IORI , CRAXI , CUCCA , PISANI Giuseppe , MORONESE , MESSINA Alfredo , SCIASCIA , ALDERISI - Al Ministro della salute. -
Premesso che:
il Piano nazionale prevenzione vaccinale 2017-2019 (PNPV), approvato in Conferenza Stato-Regioni il 19 gennaio 2017 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 18 febbraio 2017, costituisce il documento di riferimento in cui si riconosce, come priorità di sanità pubblica, la riduzione o l'eliminazione del carico delle malattie infettive prevenibili da vaccino, attraverso l'individuazione di strategie efficaci e omogenee da implementare sull'intero territorio nazionale;
il Ministro della salute Roberto Speranza ha presentato il 2 dicembre 2020 al Parlamento le linee guida del Piano strategico per la vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19 (decreto 2 gennaio 2021), elaborato da Ministero della salute, commissario straordinario per l'emergenza, Istituto Superiore di Sanità, AGENAS e AIFA;
come previsto dal Piano stesso, l'8 febbraio 2021, il Ministero della salute, in collaborazione con la struttura del commissario straordinario per l'emergenza COVID, AIFA, ISS e AGENAS, ha elaborato e pubblicato il documento che aggiorna le categorie e l'ordine di priorità per la seconda fase della campagna vaccinale contro il COVID-19 in base all'evoluzione delle conoscenze e alle informazioni sui vaccini disponibili;
sono state inserite nuove categorie nell'ordine di priorità dal titolo "Le priorità per l'attuazione della seconda fase del Piano nazionale vaccini Covid-19". Sulla base delle analisi condotte dagli studi scientifici a disposizione, i parametri presi in considerazione sono stati l'età e la presenza di condizioni patologiche, che rappresentano le variabili principali di correlazione con la mortalità per COVID-19;
sulla base dei criteri indicati, è stato quindi definito un nuovo ordine di priorità per la fase che si sta attualmente attraversando: Categoria 1: persone estremamente vulnerabili, con un rischio particolarmente elevato di sviluppare forme gravi o letali di COVID-19, indipendentemente dall'età; Categoria 2: persone di età compresa tra 75 e 79 anni; Categoria 3: persone di età compresa tra i 70 e i 74 anni; Categoria 4: persone con aumentato rischio clinico se infettate da SARS-CoV-2 a partire dai 16 anni di età fino ai 69 anni di età; Categoria 5: persone di età compresa tra i 55 e i 69 anni senza condizioni che aumentano il rischio clinico; Categoria 6: persone di età compresa tra i 18 e 54 anni senza condizioni che aumentano il rischio clinico;
tra le fasce prioritarie nella fase 2 di vaccinazioni anti-COVID, l'aggiornamento del Piano vaccinale prevede gli over 70 (categorie 2 e 3), sulla base del criterio anagrafico, in quanto questa variabile assume un ruolo preponderante nella valutazione dei fattori di rischio di mortalità associata a Covid-19"; nella priorità di somministrazione vanno considerate anche categorie come il personale scolastico e universitario, docente e non docente, le Forze armate e di Polizia; alcuni setting a rischio quali penitenziari e luoghi di comunità e il personale di altri servizi essenziali e a seguire il resto della popolazione;
tra i punti fondamentali del piano ci sono: vaccinazione gratuita e garantita a tutti; identificazione delle categorie da vaccinare con priorità nella fase iniziale: operatori sanitari e sociosanitari, residenti e personale delle RSA per anziani; criteri per logistica, approvvigionamento, stoccaggio e trasporto; governance del piano di vaccinazione; sistema informativo per gestire in modo efficace, integrato, sicuro e trasparente la campagna di vaccinazione; farmacosorveglianza e sorveglianza immunologica per assicurare il massimo livello di sicurezza nel corso di tutta la campagna di vaccinazione e la risposta immunitaria al vaccino;
in Senato attualmente ci sono almeno 15 senatori, che sono stati colpiti dal virus COVID-19, e nelle proiezioni che gli epidemiologi esperti fanno di questo indice, è realisticamente possibile supporre che entro la fine del mese potrebbero essere colpite almeno alte 50 persone, rendendo di fatto problematico lo svolgimento delle attività parlamentari; situazione altamente probabile se si tiene conto delle altre condizioni di rischio segnalate nel Piano delle priorità: l'età media dei senatori, alcuni dei quali con patologie pregresse, e le condizioni di stress e di rischio che i viaggi settimanali comportano per loro, oltre alla molteplicità delle relazioni che, sia pure con la massima prudenza, sono tenuti a mantenere in virtù del loro ruolo,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non ritenga ormai utile, necessario e improcrastinabile procedere alla vaccinazione urgente dei senatori, considerando sia la loro età media che il ruolo che svolgono, non meno a rischio di quello dei docenti e delle forze armate, categorie considerate prioritarie nel nuovo Piano urgente per le vaccinazioni.