Pubblicato il 3 marzo 2021, nella seduta n. 302
BOTTICI , CROATTI , VANIN , GALLICCHIO , PIRRO , TRENTACOSTE , VACCARO , GUIDOLIN , DONNO , ROMANO , MATRISCIANO , PAVANELLI , MONTEVECCHI - Al Ministro dell'economia e delle finanze. -
Premesso che, per quanto risulta agli interroganti:
l'Agenzia delle entrate rappresenta la più importante e strategica istituzione del nostro Paese per la lotta all'evasione fiscale;
da fonti giornalistiche di inchiesta, succedutesi nel tempo, si apprende dell'elevata situazione di illegalità presente all'interno della stessa Agenzia delle entrate;
specificatamente un'inchiesta del 22 di maggio 2020 di Andrea Cinquerani, pubblicata dal giornale "Voce delle Voci", evidenzia il grave conflitto d'interessi esistente tra Ernesto Maria Ruffini, attuale presidente dell'Agenzia delle entrate, e la stessa Agenzia che dirige;
Ernesto Maria Ruffini è stato nominato, nel 2017, commissario straordinario per l'istituzione dell'ente pubblico della riscossione, "Agenzia delle entrate - Riscossione"; incarico che è terminato il 4 settembre 2018, passati i 90 giorni previsti dalle regole sullo spoils system, tornando ad esercitare la professione di avvocato, i cui principali impegni professionali avevano ad oggetto l'Agenzia delle entrate, ovvero l'agenzia che fino a qualche settimana prima aveva diretto, e che successivamente è tornato a dirigere;
a titolo di esempio si cita il contenzioso arrivato a sentenza il 27 dicembre 2018 in cui Ruffini patrocinava gli interessi di una società pescarese, Amifin di A.A. & C., che agiva contro l'Agenzia delle entrate. Ha perso il ricorso davanti alla sezione tributaria della Corte suprema di cassazione. Successivamente, nel gennaio 2019, la stessa Sezione della cassazione ha dato ragione al suo cliente, nel caso di specie la Banca di Viterbo credito cooperativo, in un'altra querelle contro l'Agenzia delle entrate;
considerato che, per quanto consta agli interroganti:
il "Corriere della Sera", con un articolo di Gian Antonio Stella e Mario Geverini del 24 ottobre 2020, rende pubblica la notizia che un dirigente dell'Agenzia, Antonio Dorrello (che nel citato articolo per un manifesto errore di stampa comprare come Antonio Borrello), è stato autorizzato ad entrare come terzo membro del consiglio di amministrazione della SOSE S.p.A. in qualità di presidente, e, come tale, nomina uno dei tre membri del consiglio stesso, in qualità di amministratore delegato, Vincenzo Atella;
Antonio Dorrello, a quanto si apprende dal quotidiano economico "Italia Oggi" del 17 aprile 2019, che riporta una nota stampa di "Dirpubblica", versa in condizioni di conflitto di interessi a causa di casi di incompatibilità nelle commissioni per le nomine dei POER (posizioni organizzative di elevato grado di responsabilità), ovvero quadri intermedi dell'Agenzia delle entrate. Al proposito la nota sindacale, citata dal quotidiano, ripercorre la vicenda della richiesta dell'accesso all'atto presentato il 25 febbraio 2019 relativo alle dichiarazioni di insussistenza di situazioni di incompatibilità. In particolare si apprende dalla nota stessa che negli atti risultava la dichiarazione di insussistenza a causa di incompatibilità di Antonio Dorrello, incaricato di preparare i quesiti per la prova scritta tecnico-professionale. "Dirpubblica" rileva che la dichiarazione è arrivata lo stesso giorno della richiesta di accesso agli atti, evidenziando che tra i candidati che hanno superato la prova c'è il fratello dirigente Domenico Dorrello;
considerato inoltre che, sempre per quanto risulta:
Domenico Dorrello, fratello di Antonio Dorrello, e Giovanni Battista Cantisani, cognato del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, risultano essere ex funzionari dell'Agenzia delle entrate, per un periodo incaricati dirigenti della stessa agenzia. Incarichi che in virtù della sentenza della Corte costituzionale n. 37 del 2015, sono stati dichiarati illegittimi;
sia Domenico Dorrello che Giovanni Battista Cantisani hanno ricoperto il ruolo di dirigenti della ASL Salerno, ed entrambi, seppur in momenti differenti, sono stati assunti, in tempi brevi, nuovamente in qualità di dirigenti presso l'Agenzia delle entrate;
considerato infine che l'Agenzia delle entrate, seppure, in virtù dei propri fini statutari, è chiamata ad operare nel rispetto dei principi di legalità, imparzialità e trasparenza e nella sua attività ad ispirarsi a criteri di efficienza, economicità ed efficacia, consta essere da anni al centro di scandali giornalistici,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo intenda assumere interventi rivolti a restituire e garantire la legalità all'interno dell'Agenzia delle entrate, e in tal caso quali.