Atto n. 4-04789

Pubblicato il 19 gennaio 2021, nella seduta n. 293

CAMPARI , SAPONARA , FREGOLENT , CANTU' , MONTANI , VESCOVI , PERGREFFI , PIANASSO , ARRIGONI , BRIZIARELLI , LUNESU , ALESSANDRINI , BERGESIO , PISANI Pietro , BAGNAI , DORIA , PITTONI , CASOLATI , IWOBI , PUCCIARELLI , RICCARDI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro della salute. -

Premesso che:

nella circolare esplicativa al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 ottobre 2020 vengono indicati i tempi e i termini delle quarantene e degli isolamenti per i soggetti risultati positivi, sintomatici e asintomatici, al COVID-19;

queste indicazioni fanno riferimento al parere formulato dal comitato tecnico scientifico l'11 ottobre 2020 in "considerazione dell'evoluzione della situazione epidemiologica, delle nuove evidenze scientifiche, delle indicazioni provenienti da alcuni organismi internazionali”, senza tuttavia indicare esattamente le citate fonti;

nonostante le misure restrittive prese a partire dallo scorso autunno, tra cui le forzate chiusure festive e prefestive, non si sono registrati risultati soddisfacenti, anzi l'indice dei contagi è continuato ad aumentare, tanto che il Paese è sottoposto all'ennesima tortura della divisione in zone;

questa situazione solleva dubbi sull'attendibilità delle informazioni e dei dati scientifici alla base di tali scelte, e quindi sul lavoro del CTS e sulle relative scelte del Governo;

oltretutto, in base a quanto riportato dalla richiamata documentazione, viene consentito a "casi positivi a lungo termine", già risultati positivi ad un primo tampone molecolare e se asintomatici da almeno una settimana, di interrompere l'isolamento dopo 21 giorni dalla comparsa dei sintomi;

considerato che:

è evidente che l'evoluzione epidemiologica ha avuto un percorso completamente diverso da quanto previsto ad ottobre 2020 costringendo il Governo ad imporre, senza risultati, le varie chiusure alle Regioni;

sarebbe interessante avere a disposizione gli studi, le evidenze scientifiche e i relativi risultati di laboratorio, clinici e statistici a cui il CTS ha fatto riferimento nel formulare il richiamato parere, prontamente trasformato in legge dal Governo,

si chiede di sapere:

se, alla luce del preoccupante andamento dei contagi nonostante le misure prese, il Governo ritenga opportuno rivedere le scelte fin qui imposte agli italiani e soprattutto riconsiderare l'attendibilità dei lavori del CTS, nonché i dati e le evidenze scientifiche da questo presi a riferimento per l'identificazione delle misure di contenimento adottate;

quali siano le motivazioni e le fondatezze scientifiche in base alle quali il Governo consente agli asintomatici positivi, asintomatici da almeno 7 giorni, di uscire dall'isolamento dopo 21 giorni senza imporre una preventiva verifica dell'avvenuta negatività;

quali siano i motivi per i quali da mesi il Governo si è concentrato sulla spasmodica ricerca dei cosiddetti positivi asintomatici, al fine di porli in quarantena senza sapere da quanti giorni fossero effettivamente positivi, né tanto meno asintomatici;

se il Governo non ritenga queste due linee di condotta incoerenti fra loro e quindi potenzialmente rischiose.