Pubblicato il 9 dicembre 2020, nella seduta n. 280
CUCCA - Al Ministro dell'università e della ricerca. -
Premesso che:
la perdurante emergenza sanitaria da COVID-19 ha comportato e continua a comportare preoccupanti conseguenze negative che rischiano di suscitare ulteriori contraccolpi in tutti i settori economici e sociali del Paese;
le strutture del mondo universitario e della ricerca, insieme a quelle della scuola, hanno risentito in modo particolare dell'emergenza sanitaria;
l'università ha visto repentinamente ridotto e ridimensionato l'accesso alle sedi, e sospesa o trasferita in modalità a distanza larga parte della propria attività didattica e di ricerca;
il personale docente si è impegnato, con uno sforzo straordinario, a trasferire l'attività didattica on line, riducendo l'interruzione dei corsi al minimo possibile;
da ultimo, l'articolo 1, comma 9, lett. u), del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020 stabilisce che nelle università le attività formative e curriculari si svolgano a distanza, mentre possono svolgersi in presenza le sole attività formative e curriculari degli insegnamenti relativi al primo anno dei corsi di studio, nonché quelle dei laboratori;
considerato che:
in diversi casi, le difficoltà derivanti dall'espletamento di tirocini curriculari, didattica ed esami in modalità da remoto si ripercuotono non solo sui docenti ma anche, e soprattutto, sugli studenti universitari, i quali si trovano molto spesso a dover adeguare i metodi tradizionali di studio all'utilizzo di mezzi tecnologici non sempre adeguati al corretto svolgimento dell'apprendimento a distanza;
ciò diventa ancora più complesso in caso di interruzione sia delle lezioni sia degli esami, con la logica conseguenza che spesso gli studenti si ritrovano a dover sostenere nuovamente l'esame non nell'immediato, bensì nella sessione successiva, con evidenti ripercussioni sul corretto svolgimento del percorso di studi;
tutto ciò, nondimeno, comporta considerevoli ritardi nella conduzione complessiva del percorso universitario, con il rischio di abbandono anticipato del corso di studi e di aggravio economico, aspetto che penalizza in maniera più decisa gli studenti meno abbienti;
in questo quadro, è assordante il silenzio calato sulla complessiva situazione del mondo universitario e della ricerca, per eccellenza luogo ove vengono gettate le basi per il futuro del Paese;
le considerazioni esposte, inoltre, devono tener conto del basso tasso di immatricolazione che coinvolge i ragazzi italiani: secondo i dati OCSE, esso si attesta attualmente al 54,7 per cento, molto al di sotto del tasso degli altri Paesi europei come Francia (66,2 per cento), Germania (68,3 per cento) e Spagna (73 per cento);
alla luce delle contingenti criticità, il tasso di immatricolazione rischia di segnare una nuova battuta d'arresto, con conseguenze negative non solo sul settore universitario, ma anche nel settore dell'innovazione e della formazione;
in special modo in un periodo di crisi così complesso quale quello attuale, ed in definitiva, il futuro dell'università deve essere considerato una delle maggiori priorità su cui il Governo è chiamato concentrare i necessari investimenti, un settore nei confronti del quale la politica del Paese è tenuta a dare risposte urgenti e non più procrastinabili,
rilevato che la didattica a distanza, nonostante sia risultata uno strumento necessario soprattutto nel momento iniziale dell'emergenza, in cui non c'era ancora effettiva contezza delle modalità di trasmissione del virus ed in cui si agiva seguendo il principio di massima precauzione, oggi non può essere l'unica modalità di insegnamento, essendo necessario ritornare quanto prima alla didattica in presenza,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza della situazione dei singoli atenei e quali siano le sue considerazioni in merito;
quali urgenti e specifiche misure intenda adottare al fine di consentire il progressivo e pieno ritorno alle modalità di didattica in presenza per gli studenti universitari, garantendo altresì lo svolgimento di lezioni ed esami in un contesto di effettiva sicurezza igienico-sanitaria.