Atto n. 4-04000

Pubblicato il 1 settembre 2020, nella seduta n. 251
Risposta pubblicata

FAZZOLARI , URSO - Ai Ministri degli affari esteri e della cooperazione internazionale e dell'interno. -

Premesso che:

nella Gazzetta Ufficiale, Serie generale, n. 180 del 18 luglio 2020, è stato pubblicato il decreto del Presidente della Repubblica 17 luglio 2020 di indizione del referendum popolare confermativo relativo all'approvazione del testo della legge costituzionale recante "modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari", approvata dal Parlamento e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 240 del 12 ottobre 2019;

il referendum si terrà nei giorni di domenica 20 settembre e di lunedì 21 settembre 2020;

per quanto riguarda i cittadini italiani residenti all'estero iscritti all'AIRE (Anagrafe italiani residenti all'estero), corpo elettorale che supera i 4 milioni di elettori (oltre l'8 per cento dell'intero corpo elettorale nazionale), la modalità ordinaria di voto è quella per corrispondenza;

il termine entro il quale devono pervenire agli uffici consolari le buste contenenti le schede elettorali inviate dagli elettori all'estero è stato fissato dall'articolo 16 del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, a martedì 15 settembre 2020 (dunque, 5 giorni in anticipo rispetto al termine previsto in Italia e, comunque in anticipo di 48 ore rispetto a quello da stabilirsi sulla base della normativa previgente);

la normativa vigente prevede una serie di specifici adempimenti procedurali per l'esercizio del diritto di voto dei cittadini italiani residenti all'estero; in particolare, si prevede che il Ministero dell'interno debba consegnare al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale il modello della scheda elettorale non più tardi del 26° giorno antecedente alla data della consultazione; sulla base delle istruzioni fornite dal Ministero degli affari esteri, le rappresentanze diplomatiche e consolari provvedono alla stampa delle schede di votazione e del restante materiale da inserire nei plichi da recapitare agli elettori della circoscrizione Estero; gli uffici consolari inviano, "con il sistema postale più affidabile e, ove possibile, con posta raccomandata, o con altro mezzo di analoga affidabilità", al domicilio di tutti gli elettori, non oltre 18 giorni prima della data stabilita per le votazioni in Italia, un plico contenente il certificato elettorale, la scheda elettorale e la relativa busta ed una busta affrancata recante l'indirizzo dell'ufficio consolare competente, nonché un foglio con le indicazioni delle modalità per l'espressione del voto e le liste dei candidati nella ripartizione di appartenenza (art. 12 della legge 27 dicembre 2001, n. 459);

considerato che ad oggi, a soli 14 giorni lavorativi (postali) dal termine massimo di consegna previsto, non si ha notizia nelle circoscrizioni europee, né nella maggior parte dei consolati nel mondo, dei plichi referendari, contenenti il materiale elettorale che dovrebbe essere stampato, spedito agli elettori per via postale, consegnato agli oltre 4 milioni di elettori nel mondo, e rispedito, sempre via per via postale, dagli stessi elettori, all'esito delle votazioni, e successivamente consegnato dalle poste locali agli uffici consolari entro la data del 15 settembre 2020,

si chiede di sapere:

a che punto si sia nella preparazione dei plichi, se il materiale elettorale da inserire sia stato stampato ovvero se gli stessi siano stati già inviati o quando si preveda di farlo;

con quali modalità si sia previsto l'invio postale, in modo da garantire la consegna agli elettori in tempi tali da assicurare anche la restituzione delle schede votate nei termini previsti;

con che modalità si sia prevista la restituzione postale delle schede votate e, in ogni caso, se sia stata prevista una tariffa di affrancatura delle buste di ritorno tale da garantire una restituzione urgente e tempestiva delle stesse ai consolati italiani nel mondo;

per quale motivo si sia prevista l'anticipazione della data di consegna di schede e plichi referendari votati presso i consolati e non si sia provveduto, contestualmente, ad anticipare nella stessa misura l'invio dei plichi elettorali presso i domicili degli italiani residenti all'estero, generando così una conseguente e grave compressione del diritto di voto degli oltre 4 milioni di elettori iscritti all'AIRE.