Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-07232

Atto n. 4-07232

Pubblicato il 21 settembre 2004
Seduta n. 654

DE PETRIS. - Ai Ministri dell'ambiente e per la tutela del territorio e delle infrastrutture e dei trasporti. -

Premesso che:

nell’ottobre 2001 la società Gamesa Energia Italia ha stipulato con i Comuni di Collelongo e Civita d’Antino (L’Aquila) convenzioni per la concessione di terreni comunali al fine di costruire e mettere in opera una centrale eolica su terreni comunali;

è stato identificato il crinale di Serralunga, facente parte del territorio dei Comuni sopracitati, come area di installazione del Parco eolico, il cui progetto prevede la realizzazione di 50 aerogeneratori, 20 nel Comune di Collelongo e 30 nel Comune di Civita D’Antino; si tratta di generatori tripala, montati su pali di altezza di mt. 55, dotati di rotore di mt. 58 di diametro, per un’altezza di mt. 84 e capaci di una produzione energetica lorda di 99.025 MWh annui;

considerato che l’energia eolica, insieme all’energia solare ed alle altre forme di energie rinnovabili, oltre che necessaria per la sostenibilità ambientale del Paese, è particolarmente preziosa, tanto più in questa fase in cui la bilancia energetica diviene gravosa a causa dei rincari petroliferi, ma deve essere governata in modo da preservare siti di particolare interesse e valore e condivisa con la cittadinanza, anche al fine di evitare legittime e necessarie proteste dei cittadini;

preso atto che:

l’area del crinale di Serralunga risulta assolutamente inadatta per le proprie caratteristiche morfologiche ed ambientali, visto che i 50 aerogeneratori si troverebbero nella zona A2 del P.R.P.; 48 di essi rientrerebbero nella fascia di protezione esterna Parco nazionale Abruzzo Lazio e Molise, 39 si troverebbero nel sito di interesse comunitario n. 95 ed in zone sottoposte a vincolo idrogeologico;

la Regione Abruzzo ha esaminato una valutazione d’incidenza e uno studio di impatto ambientale predisposti dalla società Gamesa, mentre uno studio di impatto ambientale preliminare ha sottolineato come la costruzione del Parco eolico avrebbe:

danneggiato habitat prioritari protetti dall’Unione europea;

danneggiato un’area di rilevante interesse florifaunistico;

avuto un'incidenza negativa sulle popolazioni di lupo e orso marsicano, dal momento che Serralunga rappresenta una delle maggiori aree di alimentazione e rifugio di questi animali nel Centro Italia;

generato un grave rischio per uccelli e rapaci in particolare;

alterato l’ecosistema e ridotto le specie vegetali, anche rare e protette, presenti;

prodotto un'erosione idrica incanalata capace di distruggere le creste;

visto che:

il Comitato per la valutazione di impatto ambientale ha dato un primo parere favorevole per l’area di Civita D’Antino ed ha subordinato per il sito di Collelongo una valutazione non favorevole alla dimostrazione della presenza di tane d’orso nell’area, e che è stata chiamata inoltre a pronunciarsi la Sovrintendenza ai beni ambientali de L’Aquila;

già il Corpo Forestale dello Stato in proprie pubblicazioni, importanti esponenti scientifici e svariate associazioni ambientaliste, tra cui Wilderness e il WWF, hanno dimostrato l’esistenza di tali tane di orso, oltre che di lupi e di altri mammiferi, e lo stesso Corpo Forestale dello Stato ha sottolineato come l’installazione di una centrale eolica in quel territorio pregiudicherebbe in modo irreversibile le sue potenzialità faunistiche, danneggiando irreparabilmente la popolazione di orso;

molte delle specie presenti a Serralunga, messe a rischio dal Parco eolico, sono elencate nelle direttive comunitarie habitat (dir. 92/43/CEE) e uccelli (Dir. 19/409/CEE) e nelle liste dell'Unione internazionale per la conservazione della natura, e che la stessa Unione europea nei siti di interesse comunitario vieta, per le specie animali, di “perturbare tali specie, in particolare durante tutte le fasi del ciclo riproduttivo o durante l’ibernazione, lo svernamento e la migrazione”, nonché di “danneggiare o distruggere i siti di riproduzione o le aree di sosta” e per le specie vegetali protette vieta di “distruggere intenzionalmente esemplari di tali specie”,

si chiede di sapere:

quali interventi il Governo e i Ministri interrogati intendano porre in essere perché, pur in un contesto di valorizzazione complessiva delle risorse energetiche rinnovabili su tutto il territorio nazionale, si costruiscano strumenti e luoghi di concertazione delle decisioni con il territorio e le comunità locali e si identifichino con adeguati strumenti l’inidoneità di aree ad alto valore ambientale, morfologico, faunistico, come nella situazione descritta;

quali interventi i Ministri interrogati ritengano di porre in essere, nel rispetto delle diverse autonomie statuali, al fine di rivedere l’ipotesi della costruzione del Parco eolico nell’area di Serralunga, assolutamente inadatta, visti anche i significativi investimenti pubblici nella salvaguardia delle specie protette realizzati in questi anni dall'Ente Parco nazionale dell’Abruzzo, Lazio e Molise che tale progetto metterebbe in seria difficoltà.