Atto n. 3-01815

Pubblicato il 22 luglio 2020, nella seduta n. 243
Svolto nella seduta n. 244 dell'Assemblea (23/07/2020)

CAMPARI , PERGREFFI , CORTI , RUFA , ROMEO - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. -

Premesso che:

la società Autostrade per l'Italia SpA gestisce 2.857 chilometri di rete autostradale in Italia sulla base della convenzione unica sottoscritta in data 12 ottobre 2007 con l'allora ente concedente ANAS SpA (ruolo oggi attribuito al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti);

nella rete autostradale gestita da Autostrade per l'Italia rientra il tratto autostradale della A10 Genova-Savona su cui insiste il viadotto Polcevera (anche noto come "ponte Morandi"), crollato il 14 agosto 2018, con la morte di 43 persone;

il Ministero, nella sua qualità di autorità amministrativa concedente, ha avviato un procedimento volto ad accertare eventuali inadempimenti del concessionario Autostrade per l'Italia agli obblighi scaturenti dal rapporto concessorio in essere; contestualmente, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Genova ha avviato le indagini volte ad individuare eventuali profili di responsabilità penale connessi al crollo del ponte ed ai decessi cagionati;

a distanza di due anni dal crollo del ponte Morandi, il Consiglio dei ministri, nel corso della seduta n. 56, tenutasi nella notte tra il 14 e il 15 luglio 2020, ha deliberato di definire la controversia con Autostrade per l'Italia accettando le proposte transattive presentate da quest'ultima; tali proposte prevedono in sintesi: a) un nuovo assetto societario della stessa ASpI, con l'immediato passaggio del controllo su di essa ad un soggetto a partecipazione statale individuato in Cassa depositi e prestiti, nonché l'uscita di Autostrade per l'Italia dal perimetro dell'attuale controllante (Atlantia) e la sua contestuale quotazione in borsa; b) la realizzazione di investimenti compensativi da parte di Autostrade per l'Italia per 3,4 miliardi di euro, la riscrittura della convenzione unica, il rafforzamento del sistema dei controlli a carico del concessionario, l'adeguamento alla disciplina tariffaria introdotta dall'Autorità di regolazione dei trasporti (ART) e l'inasprimento delle sanzioni per violazioni da parte del concessionario;

considerato che:

non si conoscono i dettagli economico-finanziari dell'operazione che il Governo è intenzionato a realizzare per la modifica dell'assetto societario della società;

la soluzione prospettata desta talune perplessità in ordine alla compatibilità tra l'asserita riduzione dei pedaggi e la redditività dell'operazione per Cassa depositi e prestiti e l'imprescindibile necessità di garantire la manutenzione della rete in concessione e di realizzare gli investimenti previsti a titolo di compensazione,

si chiede di conoscere quali siano i dettagli della proposta transattiva risolutiva della controversia con Autostrade per l'Italia SpA, con particolare riguardo per: le quote di capitale che saranno acquistate da Cassa depositi e prestiti (CDP) e da altri eventuali investitori; l'identità degli altri eventuali investitori; chi tra CDP e gli altri eventuali investitori, ivi compresi quelli già detentori di quote di Autostrade per l'Italia, avrà poteri decisionali inerenti alla gestione dell'impresa o chi sarà mero socio di capitale; la stima del valore di Autostrade per l'Italia e la stima del prezzo per azione che CDP e gli altri investitori pagheranno per acquisire le quote di capitale, anche rispetto all'individuazione di parametri da utilizzare per la determinazione del prezzo massimo di acquisto; le garanzie prestate in ordine all'effettiva realizzazione della manutenzione e degli investimenti previsti e all'effettiva riduzione dei pedaggi, in ispecie in termini di compatibilità con la redditività dell'operazione per Cassa depositi e prestiti; se gli investimenti compensativi per 3,4 miliardi di euro previsti dalla proposta transattiva saranno realizzati prima o dopo l'ingresso di CDP nel capitale di Autostrade per l'Italia; i dettagli del futuro piano industriale della "nuova" Autostrade per l'Italia SpA, anche rispetto ad un una futura revisione del sistema delle concessioni autostradali.