Atto n. 3-01696

Pubblicato il 17 giugno 2020, nella seduta n. 230
Svolto nella seduta n. 231 dell'Assemblea (18/06/2020)

FARAONE , NENCINI , VONO , BONIFAZI , COMINCINI , CONZATTI , CUCCA , GARAVINI , GINETTI , GRIMANI , MAGORNO , MARINO , PARENTE , RENZI , SBROLLINI , SUDANO - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. -

Premesso che:

le conseguenze dell'emergenza economica provocata dall'epidemia da COVID-19 risultano ogni giorno più drammatiche: basti ricordare che mentre il 13 marzo 2020 la Commissione europea aveva pubblicato una stima preliminare del possibile impatto dell'emergenza sull'economia quantificata in una riduzione di 2,5 punti percentuali del tasso di crescita del PIL della UE nel 2020, negli scorsi giorni l'ISTAT ha certificato il crollo del PIL italiano nella misura dell'8,3 per cento, con una riduzione dei consumi delle famiglie dell'8,7 per cento e del 12,5 per cento negli investimenti;

questi dati numerici si traducono concretamente nel fallimento di decine di migliaia di aziende e la perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro, fenomeni ai quali si sta già drammaticamente assistendo;

il Governo e il Parlamento per rispondere a questa emergenza economica hanno messo in campo misure senza precedenti, con due scostamenti del deficit per oltre 80 miliardi di euro complessivi approvati nel giro di un mese; questi sono stati resi possibili dall'eccezionalità delle circostanze, che ha prodotto un inedito scenario nel quale si è verificato un generale consenso, anche a livello europeo, sull'esigenza di rispondere alla crisi con grandi investimenti;

è opinione diffusa che uno dei principali canali nei quali indirizzare gli investimenti debba essere quello delle infrastrutture materiali, per il valore aggiunto che esse determinano immediatamente nella mobilitazione di capitali e nella creazione di posti di lavoro e nel periodo medio e lungo per il valore aggiunto che apportano a livello dei trasporti per la realizzazione di corridoi essenziali per il trasporto di merci e persone;

tra questi corridoi, l'asse ferroviario Berlino-Palermo è classificato come "progetto prioritario 1" nell'ambito dei 30 progetti prioritari definiti nella decisione 884/2004/CE relativa agli orientamenti comunitari per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti, il che significa che sulla sua necessità vi è stata un'espressione ufficiale in sede europea già oltre 15 anni fa;

il Presidente del Consiglio dei ministri ha annunciato pubblicamente già due settimane fa che nell'ambito degli investimenti che saranno sbloccati dall'annunciato "decreto semplificazioni" e dalla messa a disposizione dei fondi già stanziati e di quelli in arrivo quali misura in risposta alla crisi economica determinata dall'emergenza pandemica sarà valutato il progetto del ponte sullo stretto di Messina;

aperture significative su tale progetto sono arrivate a livello politico proprio dai vertici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti competente e in particolare dal viceministro Cancelleri e dal sottosegretario Margiotta; lo stesso masterplan del Governo sul rilancio dell'economia ha ribadito negli scorsi giorni quanto più volte già affermato in precedenza, ossia come sia assolutamente prioritaria la realizzazione dell'alta velocità al Sud;

è noto che il progetto, a differenza di molti altri, era già giunto allo stadio definitivo, con la conclusione del relativo appalto nell'ottobre 2005 e la successiva firma del contratto di assegnazione nel marzo 2006, e che dunque vi è già stata la validazione del progetto da parte tutte le autorità competenti e interessate, a cominciare dal Consiglio superiore dei lavori pubblici, fino a tutti i Ministeri e gli enti regionali e locali coinvolti;

un recente report realizzato dalle associazioni industriali siciliane e calabresi ha ribadito la necessità della realizzazione dell'opera attraverso il ricorso al "modello Genova" che ha permesso la realizzazione in tempi brevissimi del nuovo ponte (si veda l'articolo de "Il Sole-24 ore" dal titolo "Le imprese: un commissario per fare il Ponte sullo Stretto" del 16 giungo 2020), evidenziando tra l'altro un aumento dell'occupazione legato all'opera stimato in 100.000 posti di lavoro comprensivi dell'indotto,

si chiede di sapere quali urgenti iniziative il Ministro in indirizzo intenda adottare per dare avvio in tempi rapidi alla realizzazione del ponte sullo stretto di Messina.