Pubblicato il 17 giugno 2020, nella seduta n. 230
LUPO - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. -
Premesso che:
il settore del trasporto aereo, anche per la chiusura dei cieli, risulta uno dei più colpiti dall'emergenza sanitaria da COVID-19: l'International air transport association (IATA) ha stimato perdite per il 2020 pari a circa 74,5 miliardi di euro, con un crollo dei profitti superiore al 20 per cento e un dimezzamento dei ricavi;
allineandosi a quanto determinato dall'Agenzia europea per la sicurezza aerea (EASA) anche in Italia, con l'allegato tecnico al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 giugno 2020 è stato eliminato, dal 15 giugno, l'obbligo di distanziamento sociale all'interno dei velivoli, a condizione che venga assicurato all'interno del velivolo il ricambio completo dell'aria ogni tre minuti;
ai sensi delle predette disposizioni nazionali è inoltre previsto l'obbligo della mascherina (da cambiare ogni 4 ore), il divieto di salire a bordo se la temperatura corporea supera i 37,5 gradi e il divieto di portare sull'aeromobile bagagli a mano di grandi dimensioni, che, se non ben gestito sin dagli accessi in aeroporto con l'aiuto dei gestori aeroportuali e handling, rischia di comportare svariati problemi operativi in fase di imbarco;
da più parti arrivano sollecitazioni, per non dire vere e proprie pressioni, sul vettore nazionale affinché operi alcune tratte su aeroporti che non risultano però avere grandi richieste seguendo l'indice di prenotazione, mentre aeroporti nazionali fondamentali e strategici come Milano Linate rimangono ancora chiusi;
risulta che la richiesta di apertura per un aeroporto rilevante per il traffico business come quello di Linate sia fortemente sollecitata da molti utenti;
il trasporto aereo rappresenta un imprescindibile fattore di crescita del PIL e del turismo;
secondo la IATA nel 2021 ci sarà un leggero recupero della domanda di trasporto aereo con conseguente riduzione delle perdite stimata intorno ai 15,8 miliardi di dollari ed una ripresa del numero dei passeggeri;
la crisi generata dalla pandemia può rappresentare un'opportunità per ripartire con una visione sistemica, che superi l'attuale affastellamento normativo che ha visto l'emanazione di una serie di atti puntuali avulsi da una visione organica del settore, introducendo pari condizioni tra tutti gli operatori, a partire dalla sottoscrizione di accordi di "co-marketing";
il cosiddetto decreto-legge "rilancio", attualmente all'esame della Camera (AC 2500), pone alcune importanti riserve per favorire condizioni minime comuni a partire da quelle salariali, come previsto dall'art. 203 ("Trattamento economico minimo per il personale del trasporto aereo");
al Senato è stato depositato un disegno di legge di riordino del settore aereo (AS 727), attualmente in fase di esame presso l'8ª Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni),
si chiede di sapere:
quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda assumere per garantire la massima sicurezza dei passeggeri e degli operatori, vigilando sulle responsabilità di ciascuno relativamente al rispetto delle regole;
quale sia il motivo per cui l'aeroporto di Milano Linate resta ancora chiuso nonostante la sua strategicità anche per altri aeroporti di collegamento;
quale sia la sua posizione in merito al progetto di riordino del settore aereo attualmente all'esame della Commissione 8ª del Senato e se non ritenga opportuno attivarsi al fine di concorrere alla sua approvazione, in un'ottica di rilancio del trasporto aereo e del turismo in chiave sistemica, con regole uniformemente applicate a tutti gli attori.