Pubblicato il 13 maggio 2020, nella seduta n. 217
MATRISCIANO Susy, TRENTACOSTE, MORONESE Vilma, ANGRISANI Luisa, GAUDIANO Felicia, LICHERI, NOCERINO Simona Nunzia, PIRRO Elisa, PAVANELLI Emma, GUIDOLIN Barbara, LANNUTTI, PACIFICO Marinella, DELL'OLIO, MOLLAME, DI MICCO, MONTEVECCHI Michela, GALLICCHIO Agnese, DONNO Daniela, GIANNUZZI Silvana, ROMANO - Ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti, del lavoro e delle politiche sociali e della salute. -
Premesso che:
su invito del Presidente del Consiglio dei ministri e dei Ministri dell'economia e delle finanze, del lavoro e delle politiche sociali, dello sviluppo economico e della salute, in attuazione della misura, contenuta all'articolo 1, comma 1, n. 9, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 marzo 2020, in data 14 marzo è stato sottoscritto tra le parti sociali, e poi aggiornato il 24 aprile 2020, il "Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro". Tale protocollo, tenuto conto di quanto emanato dal Ministero della salute, contiene linee guida condivise tra le Parti per agevolare le imprese nell'adozione di protocolli di sicurezza anti contagio;
tra le numerose altre indicazioni, al punto 13 del citato Protocollo è stabilita la costituzione in ciascuna azienda di un "Comitato per l'applicazione e la verifica delle regole del protocollo di regolamentazione con la partecipazione delle rappresentanze sindacali aziendali e del RLS" (rappresentante dei lavoratori per la sicurezza), strumento istituito appositamente per consentire la partecipazione, la verifica e il monitoraggio delle misure da adottare nelle aziende per la salvaguardia della salute dei lavoratori dal rischio di contagio;
considerato che:
in Trenitalia SpA, azienda del gruppo FSI esercente il servizio di trasporto ferroviario, è stato costituito il suddetto Comitato ed è stato affidato al coordinamento di un alto dirigente. Il Comitato è costituito da figure aziendali, rappresentanze sindacali e da una limitatissima e non equa presenza di RLS;
risulta tuttavia che, nonostante l'emergenza in corso e la urgente necessità di esercitare le prerogative di verifica dell'applicazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID-19, esso sarebbe stato convocato e si sarebbe riunito una sola volta, il 15 aprile 2020, senza peraltro che risulti verbalizzato o riferito alcunché in merito alla propria attività ed alle determinazioni adottate;
la medesima società, responsabile di una delicatissima funzione di servizio pubblico nel duplice e complesso aspetto riguardante la tutela dal contagio, sia dei viaggiatori che quello dei numerosi dipendenti, ha adottato nel frattempo e reso operativi numerosi provvedimenti senza che questi siano stati né discussi né tantomeno verificati dal Comitato;
considerato inoltre che a quanto risulta all'interrogante:
le direttive e le decisioni per il contenimento del contagio sui treni di Trenitalia, sono state emanate anche da soggetti esterni alla società e, all'interno di essa, le decisioni sono assunte anche da figure apparentemente non titolari delle posizioni di garanzia riguardo alla salute e alla sicurezza dei lavoratori, quali sono i datori di lavoro formalmente nominati, che allo stato risultano, al contrario, meri esecutori di decisioni adottate da terzi;
se quanto esposto fosse accertato, il "Comitato per l'applicazione e la verifica delle regole del protocollo di regolamentazione" costituito all'interno di Trenitalia SpA, risulterebbe del tutto privo di qualsivoglia utilità sostanziale rappresentando, invece, l'ennesimo adempimento burocratico volto a sanare solo formalmente un fondamentale e necessario intervento volto a garantire la salute e la sicurezza di tutti i lavoratori costantemente a rischio contagio,
si chiede di sapere se i Ministri in indirizzo, che si sono impegnati per quanto di loro competenza a favorire la piena attuazione del Protocollo condiviso del 14 marzo 2020, siano a conoscenza dei fatti esposti e quali iniziative, nei limiti delle loro attribuzioni, intendano adottare nei confronti di Trenitalia SpA per evitare che il Comitato risulti una mera formalità burocratica.