Atto n. 4-03430

Pubblicato il 13 maggio 2020, nella seduta n. 217
Risposta pubblicata

LANNUTTI , COLTORTI , RICCARDI , TRENTACOSTE , CORRADO - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri della salute e per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione. -

Premesso che, per quanto risulta agli interroganti:

nei giorni scorsi, l'ex generale della Guardia di finanza Umberto Rapetto, uno dei massimi esperti in tecnologia digitale, ha pubblicato on line un articolo dal titolo: "Davvero non vi importa nulla della vostra libertà futura? Chi ci garantisce che Immuni sia immune agli ultrasuoni? Sapete che esistono app pronte a fare la spia innescate da segnali audio inaudibili dagli esseri umani?", nel quale lanciava l'allarme sugli ultrasuoni, facendo l'esempio di un cane che li sente e li riceve. Si può quindi chiamare il cane e farlo smettere di abbaiare con semplici fischietti il cui uso non disturba nessun essere umano. Lo smartphone, pur senza guaire, reagisce ad analoghe sollecitazioni acustiche: capta il segnale e si limita a passarlo ad una app (ufficialmente destinata a tutt'altro) che provvede a trasmettere ad un determinato server una serie di informazioni estremamente interessanti per la "profilazione" della potenziale clientela del prodotto reclamizzato. I dati che vengono trasferiti fanno sapere chi, quando, per quanto tempo, dove e cosa ha seguito;

le aziende di software Shopkick, Lisnr, e SilverPush hanno inventato da anni una tecnologia più evoluta del bluetooth che permette di interagire con gli smartphone attraverso ultrasuoni (superiori a 20.000 hertz), ovviamente non percepibili dall'udito degli esseri umani. La tecnologia si chiama ultrasound cross-device tracking o uXDT;

sono state sviluppate applicazioni per cellulari Android che chiedono agli utenti l'autorizzazione per utilizzare il microfono del dispositivo, nonostante le app non sembrino avere tale funzionalità. Autorizzazione che automaticamente predispone il cellulare in questione all'interazione con la tecnologia uXDT;

annunci televisivi (spot pubblicitari, programmi d'intrattenimento, talkshow politici, programmi sportivi eccetera), apparentemente innocui, emettono un segnale audio inaudibile, fuori quindi dalle frequenze percettibili da un essere umano, ma perfettamente ascoltabile dai moderni telefonini degli spettatori, che captano i segnali e si limitano a passarlo ad una app (ufficialmente destinata a tutt'altro) che provvede a trasmettere a un determinato server una serie di informazioni estremamente interessanti per la profilazione della potenziale clientela del prodotto reclamizzato;

il possessore dello smartphone, una volta "agganciato", viene schedato in ogni minimo dettaglio: si conosceranno non solo i suoi interessi per un certo segmento commerciale, ma anche le simpatie calcistiche, le preferenze per questo o quel partito, persino le convinzioni religiose se il "segnale" viene emesso durante la trasmissione della messa;

nel 2016 la Federal trade commission lanciò negli Usa uno specifico allarme in proposito e l'anno successivo, per contrastare questa forma di impercettibile monitoraggio, pubblicò un elenco di 234 app Android (alcune delle quali di grande diffusione) che utilizzano i software in questione;

considerato che, a quanto risulta agli interroganti:

già alcuni anni fa, le società di marketing digitale (come quelle che hanno contribuito alla realizzazione dell'applicazione Immuni, progettata per facilitare la fase 2 dell'emergenza COVID-19) hanno iniziato ad utilizzare segnali ad ultrasuoni per verificare e tracciare gli interessi delle persone (in possesso di smartphone) cui veniva indirizzato un determinato messaggio pubblicitario;

inoltre, un gruppo di ricercatori della Brunswick Technical University, in Germania, hanno scoperto che lo spionaggio attraverso ultrasuoni sarebbe utilizzato anche da molte catene di distribuzione commerciale, come McDonald's (oltre a 4 grandi catene europee). È sufficiente mettere piede nel negozio dotato del dispositivo perché si fornisca all'esercizio commerciale informazioni circa i gusti della clientela per poter profilare su ciascun cliente una valida campagna promozionale. Inoltre, secondo i ricercatori tedeschi, entrare in un esercizio commerciale del genere comporterebbe l'abbordaggio da parte di un commesso che conosce già i gusti del cliente e il suo storico di ricerca,

si chiede di sapere:

se il Governo sia informato dell'esistenza di questo tipo di tecnologia e la ritenga compatibile con le vigenti norme di legge;

se si sia già attivato per verificare che l'applicazione "Immuni" non sia dotata di questo tipo di tecnologia, che potrebbe mettere a rischio il bene prezioso dei dati sensibili delle persone afferenti la vita privata di quei cittadini indotti a scaricare l'applicazione;

se abbia già fatto svolgere ricerche sulla tecnologia uXDT e dunque abbia stilato una lista delle applicazioni e degli esercizi commerciali che ne fanno già uso, ed in caso affermativo non abbia il dovere di pubblicare l'eventuale elenco;

quali misure urgenti intenda attivare, per impedire che i dati sensibili dei cittadini, specie quelle protetti dalla legge sulla privacy, quali l'origine razziale od etnica, le convinzioni religiose, filosofiche, le opinioni politiche, l'appartenenza sindacale, i dati relativi alla salute come i dati biometrici e quelli relativi all'orientamento sessuale, siano oggetto di mercimonio per finalità speculative e commerciali.