Atto n. 2-00059

Pubblicato il 10 marzo 2020, nella seduta n. 199

DE BERTOLDI - Al Ministro dell'economia e delle finanze. -

Premesso che:

la risposta del Ministro in indirizzo all'atto di sindacato ispettivo 3-01329, con riferimento all'impatto della regolamentazione bancaria, sull'accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese, nonché la revisione del trattato istitutivo del Meccanismo europeo di stabilità (MES), ribadisce a giudizio dell'interrogante, evidenti dubbi e perplessità sulle prossime decisioni delle procedure nazionali, che rischiano di determinare gravissimi danni economici e finanziari per il nostro Paese;

la medesima risposta, sebbene evidenzi come il testo di modifica del MES non sia stato oggetto di ulteriore decisione da parte dell'Eurogruppo (riunitosi allo scopo a dicembre 2019) conferma, tuttavia, l'intenzione di raggiungere un accordo politico finale atteso il prossimo 16 marzo, in cui si potrà procedere alla firma del nuovo trattato e che pertanto, potrà essere avviato il processo di ratifica che coinvolgerà i Parlamenti nazionali;

al riguardo, l'interrogante evidenzia che proprio lo scorso dicembre, il Parlamento italiano ha approvato una risoluzione nella quale è stato disposto il pieno coinvolgimento delle Camere in ogni passaggio decisionale, a differenza di quanto invece indicato nella risposta alla citata interrogazione, nella quale si evince che in realtà, al Parlamento sarà destinata semplicemente la ratifica della revisione del MES e che la riforma del trattato istitutivo sarà stabilita da un accordo tra gli Stati membri in sede europea;

l'interrogante rileva, altresì, come i dubbi e le incertezze nell'ambito delle decisioni adottate da parte del Governo, anche su temi fondamentali dell'economia del Paese, come ad esempio, le regole di Basilea 3 (riferite all'insieme di provvedimenti per la regolamentazione della gestione bancaria introdotti nel 2011 in risposta alla crisi finanziaria) siano state nel corso del recente passato del tutto evidenti, come dimostrato anche dalle dichiarazioni contrastanti e ambigue, avvenute da parte del Ministro in indirizzo, rispetto a quanto invece affermato dal Presidente del Consiglio dei ministri, e dal Ministro per gli affari europei, sulla presunta impossibilità nel modificare il trattato istitutivo del MES;

a tal fine, a parere dell'interrogante, il Ministro, contravvenendo a quanto stabilito dal Parlamento lo scorso dicembre, ha ribadito in realtà che ogni decisione sarà pertanto adottata a Bruxelles, affidando di conseguenza al Parlamento nazionale un ruolo marginale;

in tale quadro e soprattutto in relazione alla gravissima emergenza sanitaria che ha colpito in particolare il nostro Paese e l'intera Europa, a giudizio dell'interrogante, si ravvisa l'urgenza e la necessità di rinviare a data da destinarsi la firma del nuovo trattato istitutivo del MES prevista a Bruxelles il 16 marzo 2020, considerato che la decisione presa dal Consiglio Ecofin, dopo il divulgarsi dell'epidemia del coronavirus COVID-19, di anticipare la firma della riforma da aprile a marzo, risulta quantomeno sorprendente, anche perché non è giustificata da alcuna reale urgenza, visto che il trattato è comunque operativo;

in caso contrario, si escluderebbero dal circuito decisionale i Parlamenti nazionali, in particolare quello italiano, fortemente limitati dall'emergenza sanitaria, e peraltro in totale disaccordo con lo spirito e la lettera dei trattati istitutivi dell'Unione europea;

appare pertanto urgente e indifferibile, a parere dell'interrogante, un intervento in sede comunitaria, affinché il Governo richieda una moratoria sul rinvio sia della riforma del MES, nonché di tutti gli altri accordi internazionali attualmente all'esame del Parlamento europeo, nell'interesse della comunità italiana, ma anche delle stesse istituzioni europee, al fine di evitare possibili vantaggi indebiti dello stato di emergenza in cui si trova l'Italia, ed evitare che qualcuno possa trarre a proprio favore decisioni di per sé non urgenti in un momento in cui le priorità sociali ed economiche sono di tutt'altra natura,

si chiede di sapere quali valutazioni il Governo intenda esprimere con riferimento a quanto esposto in premessa e se al riguardo non ritenga urgente e necessario intervenire in sede europea, al fine di prevedere una moratoria sulle prossime decisioni del nuovo trattato istitutivo del MES, in considerazione della gravissima situazione emergenziale in cui si trova il nostro Paese.