Pubblicato il 1 giugno 2004
Seduta n. 614
MARINO, MUZIO, PAGLIARULO. - Ai Ministri delle attività produttive e del lavoro e delle politiche sociali. -
Premesso che:
sabato 29 maggio 2004 ha avuto luogo lo sciopero generale di tutta la zona del Savuto in provincia di Cosenza, proclamato da Cgil, Cisl, Uil, Fiom, Fim e Uilm a sostegno dei lavoratori della Polti-Sud di Piano Lago a seguito dei licenziamenti avvenuti;
le stesse organizzazioni sindacali avevano già in precedenza avviato un tavolo negoziale con la richiesta alla Polti di presentare un piano industriale e con specifiche rivendicazioni concernenti le condizioni di lavoro all’interno dell’azienda, stanti la carenza periodica di acqua potabile sul posto di lavoro in tutti i turni, la limitazione dei permessi per i bisogni corporali, la mancanza di controlli sui rischi dei prodotti utilizzati ed i comportamenti arroganti e vessatori nei confronti delle maestranze;
anziché provvedere alla presentazione del piano industriale la Polti ha invece proceduto al licenziamento ingiustificato di tre lavoratori addetti alla manutenzione, di cui uno recentemente risultato primo eletto nella RSU;
a fronte di tale atteggiamento di chiusura della Polti è seguito lo sciopero immediato delle maestranze dell’azienda, che tuttora prosegue con il blocco di ogni attività produttiva;
la mediazione del Prefetto e delle autorità locali per il ritiro dei provvedimenti di licenziamento non ha tutt’oggi sortito alcun effetto;
l’azienda inoltre non ha inteso presentarsi al confronto promosso dalla Prefettura e dall’Assessorato provinciale del lavoro di Cosenza;
la Polti, pur avendo usufruito di ogni forma di agevolazione fiscale e contributiva prevista dalle leggi vigenti e dalla legge n. 448 in particolare, si rifiuta di presentare il piano industriale e per giunta risponde alle richieste sindacali con provvedimenti di licenziamento illegittimi e privi di ogni giustificazione e con atteggiamenti intimidatori nei confronti dei lavoratori ed antisindacali,
si chiede di sapere:
se e quali immediate iniziative i Ministri in indirizzo intendano prendere per convocare ad horas le parti e perché la Polti receda sin da ora dagli illegittimi licenziamenti fatti, assicurando altresì la sua presenza ad un tavolo di discussione e di confronto con le organizzazioni sindacali;
se e quali provvedimenti intendano adottare, promuovere e sollecitare perché siano effettuati i necessari controlli ispettivi sulle condizioni lavorative e sulle necessarie garanzie di tutela della salute fisica e psichica dei lavoratori, nonché perché venga posta fine al clima di intimidazione e di oppressione all’interno della Polti-Sud, come denunciato dalle organizzazioni sindacali.