Pubblicato il 29 ottobre 2019, nella seduta n. 159
BORGONZONI - Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali e dello sviluppo economico. -
Premesso che:
la bufera che ha colpito la Bio-on, società quotata in borsa con sede a Bologna, 100 dipendenti e la fresca inaugurazione di una fabbrica a Castel San Pietro, desta non poche preoccupazioni per i risvolti occupazionali;
il presidente Astorri arrestato e altri due manager (il vice presidente del consiglio di amministrazione, Guy Cicognani) ed il presidente del collegio sindacale, Gianfranco Capodaglio) sottoposti a misure interdittive con l'accusa di falso in bilancio e manipolazione del mercato; nove indagati fra amministratori, sindaci, direttore finanziario e revisore, decine di perquisizioni in Emilia-Romagna, Lazio e Lombardia e beni per 150 milioni di euro sotto sequestro;
l'operazione "Plastic Bubbles" del Comando provinciale della Guardia di finanza che ha agito su impulso della Procura bolognese è partita nei mesi scorsi, dopo la denuncia del fondo Quintessential con sede a New York;
Bio-on, infatti, era considerata una specie di stella del mercato Aim, il settore delle piccole e medie imprese della Borsa italiana, ma nel suo dossier Quintessential metteva in dubbio la sua reale capacità produttiva, ritenendo che il fatto che la maggior parte dei ricavi derivassero da contratti con società controllate da Bio-on stessa rappresentavano un modo per manipolare il mercato,
si chiede di sapere, fatte salve le indagini della Magistratura, se e quali iniziative di propria competenza il Governo intenda adottare a salvaguardia di centinaia di posti di lavoro, scongiurando così che le colpe, ove accertate, di pochi trascinino con sé il destino di centinaia di lavoratori ed altrettante famiglie.