Pubblicato il 16 ottobre 2019, nella seduta n. 156
CALIGIURI - Ai Ministri delle politiche agricole alimentari e forestali, per i beni e le attività culturali e per il turismo e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. -
Premesso che a quanto risulta all'interrogante:
nel Comune di Castrovillari, in località Campolescio, insiste una vecchia discarica comunale, adeguata e messa a norma (a suo tempo) con fondi regionali. In merito ai lavori all'epoca realizzati, sono stati presentati degli esposti alla Procura di Castrovillari, relativamente a presunte difformità degli stessi rispetto a quanto prescritto dagli uffici regionali. Tra gli aspetti emersi dal procedimento in corso risulterebbe l'impossibilità di abbancare ulteriori rifiuti, trattandosi di vecchia discarica già utilizzata per anni;
con ordinanza del 7 settembre 2019 del Presidente della Giunta regionale della Calabria, relativa al sistema di smaltimento dei rifiuti, venivano richieste informazioni al Comune di Castrovillari sulla situazione della discarica di Campolescio;
nel rispondere, il Comune di Castrovillari, il 16 settembre 2019, non menzionava il suddetto procedimento penale, né le conclusioni della perizia della Procura in merito all'impossibilità di ulteriore abbanco nella discarica;
esistono attività di studio che hanno dimostrato come l'area già oggetto di discarica sia di interesse archeologico ricadente nell'area della Sibaritide e della Magna Graecia. Il sito, in passato, è stato oggetto di provvedimenti cautelativi atti a proteggerlo da scavi archeologici non autorizzati;
l'area ove è sita la discarica è nel cuore del distretto agro-alimentare di qualità di Sibari (DAQ), principale fonte di economia dell'intero comprensorio (quello di Cammarata-Sibari) con produzioni di qualità che permette l'impiego di circa 5.000 lavoratori (solo nell'area considerate), rappresentando un volano economico dell'intera area nord Calabria, e pertanto del tutto incompatibile con un eventuale uso come centro comprensoriale di raccolta di rifiuti;
la possibile riapertura della discarica ha già creato allarme sociale tra i cittadini e mobilitazione di associazioni sindacali datoriali e dei lavoratori, imprenditori, associazioni ambientaliste, comitati a difesa dei territori, gli stessi già in passato si sono battute per la sua definitive tombatura, in linea con le stesse prescrizioni degli uffici regionali,
si chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo, ciascuno per la propria competenza, ritengano di verificare e prendere atto dei fatti esposti;
se e quali iniziative di rispettiva competenza intendano adottare a tutela del principio di legalità, a tutela della salute pubblica e dell'economia del comparto agricolo, ricadente nell'area di interesse, a tutela dell'area archeologica esistente.