Pubblicato il 7 agosto 2019, nella seduta n. 144
PAPATHEU - Al Ministro dell'interno. -
Premesso che:
in Italia le stazioni ferroviarie e le stazioni dei pullman rappresentano delle aree di riferimento per il trasporto di milioni di cittadini italiani e stranieri, che ricorrono all'utilizzo dei mezzi pubblici per i loro spostamenti sul territorio. Molte di queste aree, sia all'interno ed esterno delle stazioni delle Ferrovie dello Stato che allo stesso modo negli spazi esterni di attesa e sosta dei bus, presentano problematiche riguardanti la carenza o l'assenza di adeguate misure di sicurezza a tutela degli utenti;
in particolar modo l'interrogante, nella qualità di normale cittadino che utilizza i mezzi pubblici, ha avuto modo di ravvisare una preoccupante situazione tra Taormina e Catania, nel territorio del primo polo turistico siciliano e tra le zone dunque di maggiore afflusso turistico dell'intero Sud Italia;
i treni e le stazioni FS e bus (come nello specifico quella in zona Villagonia, tra Taormina e Giardini Naxos) sono molto frequentati nel periodo estivo e si può notare una significativa presenza di cittadini extracomunitari, in diversi casi, presumibilmente, non in possesso di documento d'identità e forse nemmeno di permesso di soggiorno o in alcuni casi già soggetti a decreti prefettizi e provvedimenti dell'autorità giudiziaria, cui non è stata data esecuzione. Soprattutto sui treni si verificano situazioni di caos, che mettono a repentaglio l'incolumità del personale addetto e dei viaggiatori. Viene da chiedersi perché cittadini che pagano le tasse non possano avere condizioni di adeguata sicurezza su mezzi pubblici che lo Stato e la Regione mettono a disposizione;
sui treni c'è chi viaggia senza documenti, chi vende tovaglie o collane ed anche massaggiatrici che si spostano fra treni e bus come gli ambulanti, protagonisti e vittime loro stessi del racket del commercio abusivo di prodotti o marchi contraffatti. Chi viaggia, ed attende il treno in stazione o il bus per strada, ad esempio, negli spazi antistanti alla stazione stessa, specie nelle ore serali, si trova in aree prive di controlli e talvolta degradate, poco illuminate o isolate, pertanto alla mercè di potenziali aggressori e malintenzionati ed il pericolo concerne soprattutto i più deboli, come donne, bambini e anziani. Si tratta, insomma, di una situazione insostenibile e sempre più preoccupante,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno assicurare la presenza continuativa di personale di sicurezza a bordo dei treni, nelle stazioni dei treni e sui bus, mediante l'istituzione di un servizio fisso di presidio con pattuglie delle forze dell'ordine ed incrementando, ove possibile, l'organico a disposizione della Polizia ferroviaria, ponendo così in essere le opportune misure atte a consentire all'utenza di viaggiare in condizioni di maggiore sicurezza, con un efficace controllo del territorio, sia nelle aree interne che esterne in cui si effettua il trasporto pubblico.