Atto n. 3-01116 (in Commissione)

Pubblicato il 5 agosto 2019, nella seduta n. 142

MORONESE , L'ABBATE , CASTELLONE , TRENTACOSTE , FLORIDIA , LEONE , PIRRO , CORRADO , GIANNUZZI , ACCOTO , LANNUTTI , ANGRISANI , D'ANGELO , GAUDIANO , MORRA , PISANI Giuseppe , MONTEVECCHI , GIARRUSSO , LA MURA , PRESUTTO , DONNO , VANIN - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. -

Premesso che:

dal sito istituzionale del Comune di Erice, ricadente nel territorio de libero consorzio comunale di Trapani, si apprende che il 29 luglio 2019 l'ARPA (Agenzia regionale protezione ambiente), nell'ambito del più generale programma regionale di campionamento delle acque di balneazione, ha individuato sul litorale San Giuliano (punto di prelievo lat. N 38°02'34.03" e long. E 12°32'28.36" - pennello 35 nei pressi dei giardini della tonnara) una concentrazione di alga "Ostreopsis ovata" superiore al limite di 30.000 cellule per litro;

la stessa ARPA Sicilia provvede ad effettuare i campionamenti delle acque con frequenza mensile nel mese di giugno e settembre e con frequenza quindicinale nel mese di luglio e agosto. Dal monitoraggio effettuato tra il 16 e il 31 luglio 2019, nel tratto di cui al pennello 35 nei pressi dei giardini della tonnara del comune di Erice, la densità dell'alga veniva rilevata con dati tra 37.815 e 60.632 cellule per litro;

anche a Trapani, nel tratto di litorale del lungomare Dante Alighieri, in adiacenza del Cavallino Bianco (punto di prelievo lat. N 38°02'98" e long. E 12°52'76") dove negli ultimi mesi (non ultimo lo scorso 21 luglio) si è verificato l'ennesimo sversamento in mare di liquami provenienti dalla pubblica fognatura. Sempre l'ARPA Sicilia, nel periodo di monitoraggio tra il 16 e il 31 luglio, ha riscontrato la presenza dell'alga "Ostreopsis ovata" con valore 29.043 cellule al litro quindi al limite indicato dal decreto ministeriale 19 aprile 2018 per: 30.000 cellule al litro;

nel Mediterraneo, l'aumento della proliferazione di Ostreopsis ovat" lungo le coste, soprattutto spagnole, francesi e italiane, è stato spesso accompagnato da segnalazioni di effetti sulla salute, a seguito di inalazione o contatto diretto da parte dei bagnanti e dalle persone comunque stanziate nei tratti di costa interessata dalla presenza dell'alga;

di recente, il sindaco di Trapani con un'ordinanza (n. 106 del 29 luglio 2019) ha modificato la precedente ordinanza (n. 101/2019 del 20 luglio 2019) per ridurre l'ampiezza dell'area oggetto del temporaneo divieto di balneazione e di pesca lungo il litorale nord della città nel tratto del pennello a mare antistante l'isola ecologica coordinate lat. 38,0278 e long. 12,5263;

il sindaco di Erice, con relativa ordinanza sindacale n. 190 del 28 giugno 2019, ha vietato la balneazione e la pesca sul lato nord del lungomare Dante Alighieri-San Cusumano (tratto compreso 150 metri a monte e 150 a valle del punto di prelievo del campione di acqua di mare in corrispondenza del pennello 35) e tale divieto è tuttora vigente;

considerato che:

l'alga Ostreopsis ovata produce i suoi effetti nocivi per esposizione cutanea, inalatoria e orale, durante l'uso ricreativo delle acque (bagnanti, sportivi, pescatori amatoriali) sia durante le attività professionali (bagnini, operatori turistici, pescatori, operatori coinvolti in attività di monitoraggio marino costiero, eccetera);

le conoscenze scientifiche aggiornate, riportate nel rapporto ISTISAN n. 14/19, fanno pensare che la comparsa o meno di sintomi che portano a rivolgersi alle strutture sanitarie sia dovuta a: diverse concentrazioni di tossine diverse prodotte dalle microalghe delle diverse zone (anche del Mediterraneo) e nei diversi periodi e che il ruolo fondamentale sia rivestito dalle condizioni meteoclimatiche favorevoli al rilascio in colonna d'acqua dell'alga e alla successiva aerosolizzazione e dispersione di cellule o detriti e tossine (per esempio vento e idrodinamismo sostenuto, mareggiate di particolare entità);

già alcuni bagnanti e frequentatori di detti tratti di litorale mostrano sintomi di affaticamento nella respirazione, lacrimazione o altri disturbi, in presenza dell'alga;

considerato inoltre che:

la dichiarazione di Rio sull'ambiente e lo sviluppo, il Trattato di Maastricht, come altre convenzioni internazionali, sanciscono il principio di precauzione a salvaguardia dei mari, dei laghi e dei corsi d'acqua fluviali;

a livello europeo, il principio di salvaguardia dei bagnanti da acque inquinanti viene sancito dalla direttiva 2006/7/CE (relativa alla gestione della qualità delle acque di balneazione), recepita in Italia dal decreto legislativo n. 116 del 2008;

il monitoraggio per la sorveglianza dell'alga tossica Ostreopsis ovata è realizzato secondo le indicazioni contenute nei protocolli operativi sulla linea di attività "Fioriture algali di Ostreopsis ovata lungo le coste italiane" (APAT, 2007) e le linee guida "Gestione del rischio associato alle fioriture di Ostreopsis ovata nelle coste italiane" del Ministero della salute;

nelle linee guida del rapporto ISTISAN n. 14/19 il paragrafo B.2 "Monitoraggio ambientale di Ostreopsis cf. ovata nelle aree costiere" riporta che "Il Sindaco, in quanto autorità sanitaria locale, a seguito delle informazioni ricevute da Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA) e Azienda Sanitaria Locale (ASL), comunica al Ministero della Salute e al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare le misure di gestione messe in atto in questa fase per informare il cittadino e prevenire esposizioni pericolose (segnaletica, bollettini, sistemi informativi locali, opuscoli, ordinanze)";

il Comune di Erice risulta interessato dalla procedura d'infrazione PR 2014-2059, visto che il carico generato dai liquami ed afferenti al depuratore ubicato nel territorio ericino è raccolto, ma non è sottoposto ad un adeguato trattamento secondario, oltre al fatto che i risultati del trattamento non sono stati trasmessi agli organi competenti;

dal 2005 è attivo l'impianto consortile di depurazione, realizzato dal Comune di Trapani, utilizzato anche dai Comuni di Erice e Paceco. Dunque, a parere degli interroganti, potrebbe risultare insufficiente a svolgere le sue funzioni di depurazione dei comuni serventi, anche in considerazione del fatto che tali sversamenti in mare dei reflui non adeguatamente trattati potrebbero proprio favorire la proliferazione oltre i limiti dell'alga Ostreopsis ovata,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza fatti esposti;

se, nei limiti delle proprie attribuzioni, intenda attivarsi affinché sia verificato se attualmente siano configurabili inosservanze da parte delle amministrazioni coinvolte, ai fini della prevenzione di rischi ambientali e sulla salute umana, nel rispetto del principio di precauzione, nonché quali siano le misure poste in essere dal Comune di Erice per uscire dalla procedura d'infrazione;

quali iniziative di competenza intenda assumere affinché sia effettuato un monitoraggio sulle ripetute procedure di sversamento in mare avvenute nei territori di Trapani e Erice ed eventualmente siano verificate le problematiche strutturali e lo stato dei sistemi fognanti, nel rispetto della normativa di riferimento in materia di trattamento dei reflui, cioè la direttiva 91/271/CEE recepita dall'Italia con il decreto legislativo n. 152 del 2006.