Pubblicato il 11 luglio 2019, nella seduta n. 132
MININNO , CASTIELLO , DI MICCO , DONNO , GALLICCHIO , MORRA , ORTIS , ROMANO , TURCO - Al Ministro della difesa. -
Premesso che:
l'avanzamento del personale militare è il complesso delle procedure autoritative e delle operazioni tecnico-amministrative necessarie per la progressione di carriera;
gli organi preposti a garantire tali procedure sono le commissioni di avanzamento, che esprimono i giudizi sull'avanzamento sulla base degli elementi risultanti dalla documentazione personale del valutando, tenendo conto di tutti i precedenti di carriera del militare;
la documentazione personale dei militari si compone dei documenti matricolari e dei documenti caratteristici;
la documentazione matricolare registra per ogni militare ogni elemento utile ai fini dell'avanzamento, come gli eventi relativi all'impiego, gli imbarchi, le campagne e le missioni militari, gli eventi di natura penale e disciplinare, le benemerenze, le onorificenze e le ricompense acquisite, le specializzazioni e i brevetti, i titoli di studio e culturali;
i documenti caratteristici hanno lo scopo di registrare tempestivamente il giudizio personale e diretto dei superiori sui servizi prestati e sul rendimento del militare, rilevando le capacità e le attitudini dimostrate e i risultati conseguiti;
si registra, ormai in maniera costante, una dilatazione della tempistica nelle procedure di valutazione delle commissioni d'avanzamento, che provoca ritardi anche superiori ad un anno nel conferimento delle promozioni;
questi ritardi si verificano non solo negli avanzamenti a scelta, per i quali i membri delle commissioni sono chiamati ad attribuire un voto per ognuna delle categorie di requisiti previste dall'articolo 1058 e 1059 del codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, ma anche negli avanzamenti per anzianità per i quali la commissione deve esprimersi esclusivamente sull'idoneità del militare ad esercitare le funzioni del grado superiore;
gli articoli dal 704 al 709 del testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 90, definiscono le categorie di requisiti oggetto della valutazione, senza stabilire i criteri alla base dell'attribuzione dei punteggi e lasciando, di fatto, massima libertà discrezionale alle commissioni d'avanzamento;
tutto questo, oltre a generare un notevole contenzioso, si ripercuote inevitabilmente sul morale del personale militare traducendosi in un comprensibile calo motivazionale,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo intenda intervenire a livello sia procedurale, in modo da velocizzare il processo valutativo, sia regolamentare, prevedendo criteri oggettivi di valutazione in un'ottica di totale trasparenza al fine di evitare che la discrezionalità delle valutazioni si trasformi in abuso nell'esercizio del potere.