Atto n. 4-06804

Pubblicato il 18 maggio 2004
Seduta n. 607

SAMBIN. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. -

Premesso che:

nel 1998, con un progetto a carattere nazionale denominato “L.S.U catasto urbano”, il Ministero delle finanze - Dipartimento del territorio decise l’inserimento di circa 2800 lavoratori socialmente utili, tutti con maturità tecnica per geometra, perito agrario e perito edile e con almeno un biennio di iscrizione nelle liste di collocamento, nel proprio organico con la qualifica di assistenti tecnici - ex VI qualifica funzionale, ora area B, posizione B3 - allo scopo di avere a disposizione nuove risorse che si occupassero esclusivamente del recupero della notevole mole di arretrato storico accumulatosi;

negli anni successivi i suddetti tecnici ottennero quattro proroghe, sempre con la stessa formula, essendo anche impiegati nei servizi ordinari e rivestendo mansioni di varia natura;

nel maggio 2001, perdendo il punteggio maturato nelle liste di collocamento, stipularono con l’Agenzia del territorio un contratto a tempo determinato di durata annuale (“in attesa di una definitiva stabilizzazione”, recitava la legge finanziaria, art. 78, comma 32, legge 23/12/2000, n. 388), successivamente prorogato alla fine del 2002 e per gli anni 2003 e 2004;

con tale regolarizzazione tutti i neo-assunti a tempo determinato furono per contratto destinati al C.A.B.I. (Costituzione anagrafe dei beni immobiliari), piano pluriennale volto allo smaltimento dell’arretrato cartaceo, sia esso di natura tecnica o amministrativa, e all’integrazione dell’archivio informatico. Tale operazione risulta essenziale al fine di favorire il processo di decentramento agli enti locali, messo in atto con il decreto-legge n. 112 del 31/3/1998, nonché a fornire la base per consentire la revisione degli estimi catastali;

considerato che:

attualmente sono impiegate a tempo determinato 1540 unità;

in merito all’attività svolta sono da apprezzare gli ottimi risultati ottenuti dall’Amministrazione, che può ora contare su una banca dati maggiormente aggiornata;

gli assistenti tecnici a tempo determinato, in molti casi, sono impegnati nell’attività ordinaria, a dimostrazione della carenza di personale in molte strutture;

il contratto stipulato dai suddetti lavoratori è disciplinato dal decreto legislativo n. 368/2001, il quale stabilisce, all’art. 4, comma 1, che la durata complessiva del rapporto di lavoro non può essere superiore ad un triennio, e all’art. 5, comma 2, che se tale rapporto continua oltre il trentesimo giorno dopo la scadenza il medesimo si considera a tempo indeterminato;

lo scopo per il quale gli assistenti tecnici furono assunti dovrebbe terminare con il coincidere del trasferimento delle competenze in materia catastale agli enti locali, slittato dal febbraio 2004 al 2006;

visto che:

la Costituzione anagrafe dei beni immobiliari (Piano C.A.B.I.) difficilmente potrà esaurirsi entro breve termine;

in molti casi il personale di ruolo risulta essere sotto organico;

gli assistenti tecnici potrebbero anche essere utilizzati per il progetto di revisione degli estimi catastali per poi essere inseriti, con il previsto trasferimento delle competenze in materia catastale agli enti locali, nei poli catastali degli enti locali,

si chiede di sapere se e come si intenda intervenire affinché gli assistenti tecnici di cui in premessa, molti dei quali non più giovanissimi e con famiglia - e difficilmente ricollocabili nel mondo del lavoro - possano avere una definitiva stabilizzazione del proprio rapporto di lavoro.