Pubblicato il 11 giugno 2019, nella seduta n. 120
BERTACCO , CIRIANI , FAZZOLARI - Ai Ministri dello sviluppo economico e del lavoro e delle politiche sociali. -
Premesso che:
Mercatone Uno, nata alla fine degli anni '70, è stata per oltre un ventennio un'importante catena italiana di ipermercati per la grande distribuzione non alimentare, specializzata nella vendita di elettrodomestici, mobili e complementi d'arredo;
per lungo tempo, è riuscita ad avere un notevole sviluppo, con un forte incremento dei livelli occupazionali e produttivi, giungendo ad operare sull'intero territorio nazionale con oltre 90 punti vendita e un fatturato di oltre 800 milioni di euro;
nonostante la grande espansione, la situazione economica complessiva dell'azienda è andata via via peggiorando, con gravi e crescenti accumuli di perdite, fino ad arrivare, nel 2015, all'ammissione di gran parte delle società del gruppo alla procedura di amministrazione straordinaria delle grandi imprese in stato di insolvenza e alla nomina di tre commissari;
dopo due bandi di vendita andati a vuoto, nel 2017 l'allora Ministro dello sviluppo economico autorizzò l'avvio della procedura di cessione con trattativa privata;
nell'estate 2018 due società hanno rilevato rispettivamente 13 e 55 punti vendita: la Cosmo SpA (marchio Globo) e la Shernon Holding Srl (una newco controllata dalla maltese Star Alliance Ltd. controllata dai soci Valdero Rigoni e Michael Tahlman) che acquisì anche il marchio Mercatone Uno;
il 10 aprile 2019 la Shernon Holding ha presentato domanda di ammissione a concordato preventivo e il 23 maggio il Tribunale di Milano ha dichiarato il fallimento della società (si stima che nel periodo di gestione Shernon, agosto 2018-maggio 2019, le perdite siano state addirittura di circa 90 milioni di euro);
considerato che:
i lavoratori diretti coinvolti nella crisi sono poco più di 1.800: a seguito della cessazione dell'esercizio dell'impresa sono rimasti senza retribuzione e senza possibilità di accesso agli ammortizzatori sociali;
secondo le ultime stime sarebbero oltre 500 i fornitori (con un indotto occupazionale di 10.000 lavoratori) gravemente danneggiati, per un ammontare di 400 milioni di euro di crediti non riscossi, e circa 20.000 i consumatori coinvolti, per un ammontare di 3,8 milioni di euro, come acconto versato per merce non ancora ricevuta;
a quanto pare il contratto di cessione prevedeva una clausola di salvaguardia che consentiva ai commissari di riprendere il controllo dell'azienda nel caso in cui il nuovo proprietario non avesse rispettato gli impegni;
dalla firma del contratto di cessione (agosto 2018) il Ministero è tornato ad occuparsi parzialmente della questione solo da qualche mese (aprile 2019), a giudizio degli interroganti con evidente e incomprensibile ritardo,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo non ritenga di dover approfondire eventuali aspetti relativi al procedimento tecnico-amministrativo che ha portato all'affidamento alla società Shernon dei 55 punti vendita di Mercatone Uno, anche al fine di evidenziare eventuali responsabilità per la mancanza di un'adeguata e attenta valutazione circa l'affidabilità della società e di fugare ogni dubbio circa possibili azioni speculative da parte di gruppi esteri;
quali elementi sia in grado di fornire per escludere che l'inerzia istituzionale e il disinteresse politico di questi mesi abbiano contribuito ad aggravare irrimediabilmente la situazione, stanti altresì le mancate operazioni di ristrutturazione e rafforzamento del capitale da parte della società Shernon, che avrebbe dovuto portare piuttosto all'annullamento dell'autorizzazione di vendita;
quali iniziative di competenza intenda assumere al fine di garantire una tempestiva ed efficace soluzione alla difficile situazione economico-lavorativa che si è venuta a creare e un effettivo piano di salvataggio e rilancio dell'azienda;
quali misure di competenza, anche di carattere normativo, intenda adottare al fine di assicurare maggiore trasparenza ed efficacia alle procedure concorsuali per le grandi imprese in stato di insolvenza.