(Riformulazione del n. 1-00110)
Pubblicato il 5 giugno 2019, nella seduta n. 118
MARCUCCI , VERDUCCI , RENZI , LANIECE , CASINI , ALFIERI , ASTORRE , BELLANOVA , BINI , BITI , BOLDRINI , CIRINNA' , COLLINA , COMINCINI , CUCCA , D'ALFONSO , D'ARIENZO , FARAONE , FEDELI , FERRARI , FERRAZZI , GIACOBBE , GINETTI , GRIMANI , IORI , LAUS , MAGORNO , MANCA , MARGIOTTA , MARINO , MESSINA Assuntela , MISIANI , PARENTE , PARRINI , PINOTTI , PITTELLA , RAMPI , ROJC , ROSSOMANDO , SBROLLINI , STEFANO , SUDANO , TARICCO , VALENTE , VATTUONE , ZANDA , GARAVINI
Il Senato,
premesso che il comma 88 dell'articolo 1 della legge n. 145 del 2018 (legge di bilancio per il 2019) autorizza il Ministero dello sviluppo economico a prorogare di ulteriori sei mesi il regime convenzionale con il Centro di produzione SpA, titolare dell'emittente Radio Radicale, per la trasmissione radiofonica delle sedute parlamentari e, a tal fine, autorizza la spesa di 5 milioni di euro per l'anno 2019;
considerato che:
la convenzione tra il Ministero dello sviluppo economico e il Centro di produzione SpA è stata stipulata ai sensi dell'articolo 1, comma 1, della legge n. 224 del 1998, allo scopo di garantire la continuità del servizio di trasmissione radiofonica delle sedute parlamentari, svolgendo, a tutti gli effetti, un compito di servizio pubblico;
allo stesso tempo, tale disposizione, confermando lo strumento della convenzione da stipulare a seguito di gara pubblica, i cui criteri dovevano essere definiti nel quadro dell'approvazione della riforma generale del sistema delle comunicazioni, ha disposto, in via transitoria, il rinnovo per un triennio, con decorrenza 21 novembre 1997, della convenzione stipulata già ai sensi dell'articolo 9, comma 1, del decreto-legge n. 602 del 1994, successivamente decaduto, tra il Ministero delle comunicazioni e il Centro Servizi SpA, per la trasmissione radiofonica dei lavori parlamentari, quantificando un onere annuo di 11,5 miliardi di lire;
le successive proroghe sono state autorizzate e finanziate, prima per trienni di spesa, poi per bienni o per singole annualità, mantenendo in ogni caso costante dal 2007 l'autorizzazione di spesa annua di 10 milioni di euro;
tenuto conto che:
la decorrenza del rinnovo della convenzione avviene a partire dal 21 novembre per ciascuna annualità e pertanto le disposizioni di cui al comma 88 dell'articolo 1 della legge n. 145 del 2018 garantiscono le risorse nel bilancio del Centro servizi SpA per il periodo che va dal 21 novembre 2018 al 20 maggio 2019;
le somme stanziate per il 2019 coprono soltanto i primi sei mesi dell'anno, ovvero fino al 20 maggio 2019 e, ad oggi, nessun altro soggetto svolge o è in grado di svolgere il servizio di trasmissione radiofonica delle sedute parlamentari, così come assicurato da Radio Radicale;
tale servizio risulta di pubblica utilità, fondamentale per la corretta formazione dell'opinione pubblica e dunque per la qualità della democrazia italiana, effettuando la trasmissione, la registrazione, l'archiviazione sul web dei lavori di Camera e Senato e dei principali eventi di tutte le forze politiche nella loro integrità originale, garantendo ai cittadini il diritto ad un'informazione politica e parlamentare completa e trasparente, diretta e non mediata, integralmente reperibile in un archivio storico, di cui è fondamentale non interrompere la continuità per non pregiudicarne il valore per la democrazia in Italia;
anche in considerazione di quanto indicato dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni nella segnalazione urgente al Governo ai sensi dell’articolo 1, comma 6, lettera c), n. 1), della legge n. 249 del 1997,
impegna il Governo:
1) a reperire le risorse per il rinnovo della convenzione per un ulteriore semestre a partire dal 21 maggio 2019, consentendo il proseguimento del servizio pubblico di Radio Radicale che verrebbe altrimenti interrotto a partire dalla stessa data e a prorogare, conseguentemente, per un semestre la convenzione con il Ministero dello sviluppo economico;
2) a indire una gara ad evidenza pubblica finalizzata ad assicurare, per il prossimo triennio, la continuità del servizio di trasmissione radiofonica, alla quale possano partecipare imprese in grado di garantire, con impianti già disponibili, la copertura della maggior parte del territorio nazionale e che abbiano svolto precedenti attività di informazione di interesse generale, che garantiscano l'affidabilità tecnica della proposta con minore contributo finanziario richiesto per il servizio e abbiano effettuato investimenti nel settore;
3) a comprendere nell'oggetto della gara, oltre alla trasmissione delle sedute parlamentari, come previsto nella convenzione di cui all'articolo 1, comma 1, della legge n. 224 del 1998, la trasmissione e la pubblicazione in internet degli eventi pubblici delle Commissioni parlamentari, della Presidenza della Repubblica, della Corte costituzionale, del CNEL, della Banca d'Italia e del Consiglio superiore della magistratura, nonché degli eventi di inaugurazione degli anni giudiziari, dei processi di particolare rilievo, delle attività dei partiti e dei movimenti politici e delle attività di associazioni, sindacati e movimenti. Tali trasmissioni dovranno rappresentare almeno l'80 per cento delle ore di palinsesto dell'emittente aggiudicataria, dalle ore 7 alle ore 21.