Pubblicato il 14 maggio 2019, nella seduta n. 112
PATRIARCA , ALFIERI , ASTORRE , BELLANOVA , BITI , BOLDRINI , COLLINA , COMINCINI , CUCCA , D'ARIENZO , FARAONE , FEDELI , FERRARI , FERRAZZI , GARAVINI , GIACOBBE , IORI , LAUS , MAGORNO , MALPEZZI , MANCA , MARGIOTTA , MESSINA Assuntela , PARRINI , PINOTTI , PITTELLA , RAMPI , ROJC , SBROLLINI , STEFANO , TARICCO , VALENTE , VATTUONE , VERDUCCI - Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali e dell'economia e delle finanze. -
Premesso che:
il 26 marzo 2019 l'Agenzia delle entrate ha pubblicato gli elenchi per la destinazione del 5 per mille 2017 con i dati relativi alle preferenze espresse dai contribuenti nella propria dichiarazione dei redditi;
dalla consultazione degli elenchi emerge che la somma dei contributi erogati ai beneficiari risulta essere pari a 495.841.714,55 euro, vicinissima così al tetto dei 500 milioni di euro stanziati a copertura;
considerato che:
emerge che se si sommano le cifre erogate agli ammessi al beneficio del 5 per mille per il 2017 con le somme destinate agli esclusi dal beneficio la cifra corrisponde, stranamente, esattamente al tetto dei 500 milioni di euro stanziati;
non si ha al momento un quadro completo, esaustivo e puntuale degli importi che i contribuenti italiani nel 2017 hanno destinato agli enti che svolgono attività socialmente rilevanti;
l'elenco degli ammessi al beneficio del 5 per mille comprende in totale 54.276 enti, circa 3.500 in meno rispetto all'edizione 2016;
nel 2017, sempre secondo i dati dell'Agenzia delle entrate, sono 14.191.271 i contribuenti che hanno destinato a un ente il loro 5 per mille, mentre altri 2.325.702 hanno firmato per un settore, ma senza indicare il beneficiario prescelto;
confrontando i dati 2017 con quelli relativi al 2016 risulta evidente una crescita sia delle scelte espresse, sia dell'importo, pari a 4.205.407,55 euro in più, che corrisponde a uno 0,86 per cento in più;
tenuto conto che:
la legge di stabilità per il 2015 (legge n. 196 del 2014) ha stabilizzato il contributo del 5 per mille, rendendolo una fonte sicura e costante di finanziamento per gli enti no profit, fissando un tetto massimo pari a 500 milioni di euro da destinare sia per il 2015 sia per gli anni successivi;
entro il 3 agosto 2019 le attuali onlus, organizzazioni di volontariato (ODV) e associazioni di promozione sociale (APS) dovranno adeguare i propri statuti in base alle norme contenute nella riforma del terzo settore del 2018 (decreto legislativo n. 105 del 2018, e successive modificazioni), diventando così pienamente operativo il registro unico nazionale del terzo settore che ricomprenderà nella categoria degli enti del volontariato tutti gli enti del terzo settore e non più solo onlus, enti del volontariato e associazioni di promozione sociale, aumentando così notevolmente la platea dei possibili beneficiari del 5 per mille,
si chiede di sapere:
quale sia l'esatto importo che i contribuenti italiani nel 2017 hanno destinato al 5 per mille;
se i Ministri in indirizzo ritengano opportuno innalzare lo stanziamento a copertura del beneficio del 5 per mille a partire dal prossimo disegno di legge di bilancio, considerato anche il probabile aumento della platea dei beneficiari a seguito dell'entrata a regime del nuovo registro unico nazionale del terzo settore.