Pubblicato il 19 marzo 2019, nella seduta n. 99
BINI - Al Ministro della salute. -
Premesso che:
la psicodiagnostica è quella branca della psicologia clinica impegnata nella valutazione quantitativamente e qualitativamente accurata di condizioni momentanee o durevoli, normali o patologiche, del funzionamento psichico, oltre che nella rilevazione di tratti della personalità predittivi di comportamenti, nonché sintomi futuri. Essa si serve di una serie di test, necessari ai fini di una diagnostica esaustiva delle condizioni di disabilità, divenuti oramai strumenti indispensabili ed insostituibili in molti ambiti quali: ospedali, aziende sanitarie, prigioni, scuole, tribunali, istituzioni di custodia, uffici pubblici;
i test forniscono, infatti, a psichiatri, neuropsicologi, neuropsichiatri infantili e psicoterapeuti dei dati fondamentali per formulare diagnosi, individuare il trattamento migliore per il paziente, stabilire l'indicazione o viceversa la controindicazione al trattamento, nonché per valutare l'andamento di un trattamento o un suo esito. La somministrazione del test è, pertanto, unanimemente considerata nell'ambito della comunità scientifica internazionale un momento fondamentale del processo diagnostico;
tali test, spesso di produzione anglosassone, vengono ricercati, tradotti, aggiornati, curati e distribuiti per gli operatori italiani da case editrici scientifiche specializzate, titolari dei diritti d'autore per lo sfruttamento economico di tali opere. Tuttavia si sono andati diffondendo in maniera preoccupante fenomeni di pirateria anche all'interno delle istituzioni sanitarie pubbliche del Paese, in particolare negli ospedali e nelle aziende sanitarie. Questa forma di pirateria si verifica con la riproduzione dei protocolli di notazione, in aperta violazione del dettato di cui all'articolo 13 della legge 22 aprile 1941, n. 633, recante "Protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo esercizio", che dispone il diritto esclusivo dell'autore di riprodurre, ovvero di "moltiplicare in copie", in tutto o in parte la propria opera. Inoltre, il successivo articolo 17, comma 1, stabilisce che: "Il diritto esclusivo di distribuzione ha per oggetto la messa in commercio o in circolazione, o comunque a disposizione del pubblico, con qualsiasi mezzo ed a qualsiasi titolo, dell'originale dell'opera o degli esemplari di essa";
in tal senso si è espresso il Tribunale di Roma con la sentenza n. 15023/2017, riconoscendo il risarcimento del danno per violazione del diritto di sfruttamento economico in materia di strumenti psicodiagnostici in favore della casa editrice Giunti che aveva adito il Tribunale di Roma contro l'università di Roma "Tor Vergata";
a quanto detto si aggiunga che sia la legge 8 ottobre 2010, n. 170, recante "Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico", che la legge 5 febbraio 1992, n. 104, recante "Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate", prevedono espressamente la necessità di effettuare una valutazione psicodiagnostica del paziente ai fini dell'accertamento dello specifico disturbo mediante l'utilizzo dei test, che assumono, pertanto, un rilievo cruciale per la diagnosi del paziente,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo, non ritenga opportuno intraprendere le necessarie iniziative al fine di garantire che la somministrazione dei test psicodiagnostici all'interno delle strutture sanitarie del territorio nazionale avvenga in maniera controllata e nel rispetto delle disposizioni di legge in materia di diritto d'autore, anche alla luce della particolare rilevanza che la somministrazione di tali test riveste ai fini di un esito diagnostico puntuale e funzionale alle reali esigenze dei pazienti.