Pubblicato il 22 gennaio 2019, nella seduta n. 81
GARAVINI , PARRINI - Ai Ministri dell'interno e per la pubblica amministrazione. -
Premesso che:
il decreto-legge n. 113 del 2018, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 132 del 2018, ha introdotto importanti novità nella gestione dei beni sequestrati e confiscati e, soprattutto, nella funzionalità dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata;
in particolare sono state stabilizzate le sezioni distaccate di Reggio Calabria, Napoli, Palermo e Milano; istituite nuove procedure per la gestione dei beni; create nuove modalità organizzative;
la quantità di beni in gestione è in costante aumento, considerato il lavoro continuo di indagine delle forze di polizia e della magistratura che porta a sequestri di beni ai mafiosi ed ai corrotti in misura sempre crescente nel tempo;
la legge prevede un aumento del personale a disposizione dell'Agenzia, in particolare: 100 unità di personale in comando da altre amministrazioni pubbliche, così come già previsto dalla legge precedente, e 70 unità di personale da assumere con concorso pubblico;
le 70 unità da assumere con concorso dovrebbero, in misura prevalente, occuparsi della gestione delle aziende confiscate, uno dei settori più delicati e complessi dell'attività dell'Agenzia;
con la legge di bilancio per il 2019 (legge n. 145 del 2018) è stato introdotto il blocco delle assunzioni in tutto il pubblico impiego che impedirà, almeno fino al novembre 2019, di procedere alle nuove assunzioni, non consentendo all'Agenzia di funzionare adeguatamente e di svolgere tutti i suoi delicati compiti,
si chiede di sapere:
che cosa intenda fare il Governo per sbloccare le assunzioni per l'Agenzia, in deroga al blocco previsto per la pubblica amministrazione;
come intenda procedere all'effettivo rafforzamento delle funzioni dell'Agenzia se non provvederà allo sblocco delle assunzioni.