Atto n. 3-00535

Pubblicato il 22 gennaio 2019, nella seduta n. 81

LAFORGIA , DE PETRIS , ERRANI , GRASSO - Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali, delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo e dell'interno. -

Premesso che:

la squadra mobile di Latina, in coordinamento con gli uomini del servizio centrale operativo della Polizia diretto da Alessandro Giuliano, ha smantellato un'associazione per delinquere composta da sei italiani, arrestati per violazione della normativa sul caporalato: tra loro anche due donne, che avevano il compito di reclutare la manodopera;

i poliziotti hanno sequestrato decine di automezzi, beni e immobili degli arrestati per un valore di circa 4 milioni di euro, i proventi, cioè, dei guadagni realizzati illecitamente sulle spalle dei braccianti stranieri, i quali provenivano in parte anche dai Cas, i centri di accoglienza straordinaria: erano cioè in attesa del riconoscimento della protezione internazionale;

nell'inchiesta sono coinvolti anche un sindacalista e un ispettore del lavoro, accusato di corruzione, ed i reati contestati dalla Procura di Latina vanno dall'intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro all'estorsione, dal riciclaggio a reati tributari;

in base a quanto riportato dagli organi di informazione, i braccianti erano anche costretti a iscriversi al sindacato dietro la minaccia del licenziamento;

"L'ispettore del lavoro riceveva in cambio dei suoi servizi delle utilità e il sindacalista iscritti al sindacato", ha dichiarato il procuratore aggiunto Lasperanza relativamente agli arrestati Nicola Spognardi e Marco Vaccaro, segretario provinciale della Fai Cisl;

"Il sindacato guadagnava anche 60 euro per ogni pratica di disoccupazione e l'ispettore ha ottenuto un appalto per la sicurezza sul lavoro a favore di una ditta a lui legata", ha aggiunto il capo della squadra mobile di Latina, Carmine Mosca;

Vaccaro prima di Natale ha anche scritto in un messaggio inviato a un altro sindacalista: "A Babbo Natale ho chiesto ... 4.000 disoccupazioni e un gatto";

considerato che l'associazione per delinquere è stata sgominata applicando la legge contro il caporalato in agricoltura approvata nella XVII Legislatura (legge n. 199 del 2016),

si chiede di sapere quali strumenti i Ministri in indirizzo intendano utilizzare al fine di evitare simili episodi concentrando l'azione di Governo sulla prevenzione, promuovendo eventuali iniziative più stringenti in tale ambito.