Atto n. 3-00500

Pubblicato il 15 gennaio 2019, nella seduta n. 79

LUPO - Al Ministro dello sviluppo economico. -

Premesso che:

nell'agosto 2014 è stato siglato, in Roma, l'accordo che prevedeva l'acquisizione del 49 per cento dell'allora Alitalia da parte della compagnia di bandiera degli Emirati Arabi, Uniti Etihad Airways;

ottenuta, nel novembre 2014, decisione favorevole da parte della Commissione europea sul fronte antitrust, l'operazione ha potuto perfezionarsi e, con decorrenza 1° gennaio 2015, acquisire efficacia: in particolare, è divenuta pienamente operativa la nuova società, vale a dire Alitalia-Società Aerea Italiana SpA (costituita il precedente 24 settembre 2014), joint venture tra la "vecchia Alitalia", vale a dire Alitalia-CAI (con una quota maggioritaria del 51 per cento, tramite MidCo SpA) ed Etihad Airways (con una quota minoritaria del 49 per cento);

in data 2 maggio 2017 Alitalia-Società Aerea Italiana SpA è stata posta in amministrazione straordinaria, ed è stato nominato un collegio commissariale composto dal professor Enrico Laghi, dal professor Stefano Paleari e dal dottor Luigi Gubitosi, il quale, chiamato ad altro impegno, è stato sostituito nelle passate settimane dall'avvocato Daniele Discepolo;

secondo le informazioni pubblicamente disponibili, i suddetti commissari straordinari si sono trovati a dover fronteggiare, sin da subito, una situazione estremamente delicata dal punto di vista economico-finanziario, con il rischio di pesanti ricadute negative sulla operatività della società, scongiurate anche e soprattutto in virtù di un finanziamento ponte a titolo oneroso concesso dallo Stato per, inizialmente, 600 milioni di euro, poi integrati di ulteriori 300 milioni di euro;

in relazione a detto finanziamento statale (il termine ultimo per il rimborso del quale è stato di recente posticipato di ulteriori sei mesi, sino a non oltre il 30 giugno 2019) è attualmente pendente presso le competenti strutture della Commissione europea un procedimento per presunto aiuto di Stato in favore di Alitalia;

è attualmente in corso, per quanto noto, una procedura finalizzata, nell'ambito del programma predisposto dai citati commissari straordinari ed autorizzato dal Ministero vigilante, alla cessione dei complessi aziendali di Alitalia (nonché di Alitalia Cityliner SpA, anch'essa in amministrazione straordinaria), che vedrebbe il coinvolgimento, quale potenziale acquirente, sia pure congiuntamente ad altri soggetti, di Ferrovie dello Stato;

gli amministratori di una società per azioni devono adempiere i doveri ad essi imposti dalla legge e dallo statuto, con la diligenza richiesta dalla natura dell'incarico e dalle loro specifiche competenze;

il collegio sindacale di una società per azioni vigila sull'osservanza della legge e dello statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e, in particolare, sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla società e sul suo concreto funzionamento, e deve adempiere il proprio dovere con la professionalità e la diligenza richieste dalla natura dell'incarico;

la situazione fattuale che ha legittimato la sottoposizione di Alitalia, nel maggio 2007, alla procedura di amministrazione straordinaria, si incardina in una storia di "pluriennali fallimenti" della medesima società, relativamente alla quale diversi organi amministrativi, gestori e commissariali si sono succeduti alla guida di Alitalia e una quantità assai ingente di risorse pubbliche è stata utilizzata per "salvare", più volte, la compagnia dal fallimento,

si chiede di sapere se, considerato quanto negativamente sia stata gestita Alitalia negli ultimi anni e nell'auspicio che il collegio commissariale attualmente incardinato possa raggiungere il più velocemente positivamente il proprio scopo, siano state riscontrate e contestate eventuali responsabilità gestionali e/o di vigilanza, attive od omissive, in capo ai precedenti organi di amministrazione e controllo di Alitalia (considerata altresì la "vecchia Alitalia", vale a dire Alitalia-Compagnia Aerea Italiana SpA).