Atto n. 3-00327 (in Commissione)

Pubblicato il 25 ottobre 2018, nella seduta n. 52
Svolto nella seduta n. 46 della 2ª Commissione (14/11/2018)

ROSSOMANDO - Al Ministro della giustizia. -

Premesso che:

nel rogo dell'acciaieria ThyssenKrupp di Torino, sviluppatosi nella notte tra il 5 e il 6 dicembre 2007, persero la vita lavorando 7 operai, mentre un ottavo rimase ferito;

dopo un lungo processo penale, la Cassazione nel 2015 ha confermato le condanne per i responsabili: Harald Espenhahn, amministratore delegato della società (9 anni e 8 mesi), i dirigenti Marco Pucci e Gerald Priegnitz (6 anni e 10 mesi), del responsabile di Terni Daniele Moroni e per l'ex direttore dello stabilimento, Raffaele Salerno (7 anni e 6 mesi), e per il responsabile della sicurezza Cosimo Cafueri (6 anni e 8 mesi);

a seguito delle condanne, nei confronti degli imputati italiani è stata data esecuzione alle rispettive condanne, mentre ciò non è ancora avvenuto per quanto riguarda i condannati tedeschi;

il Ministero della giustizia italiano, retto dal Ministro pro tempore Andrea Orlando, dopo aver correttamente adempiuto a tutte le procedure previste nei rapporti bilaterali con la Germania al fine di ottenere l'esecuzione della sentenza, ha più volte investito le autorità tedesche della responsabilità di consegnare alla giustizia italiana Espenhahn e Priegnitz;

nell'ottobre 2017, durante un incontro con il suo omologo tedesco, il ministro Orlando indicò all'ambasciatore italiano in Germania di procedere con incontri ad ogni livello di responsabilità per ottenere dalle autorità tedesche il giusto riconoscimento della sentenza italiana e ottenerne l'esecuzione. L'ambasciatore Benassi e il console generale procedettero a vari incontri con le autorità centrali e con quelle federali;

la Germania, in base agli accordi internazionali, ha riconosciuto ai condannati tedeschi una pena pari a 5 anni, il massimo previsto dall'ordinamento tedesco per questo titolo di reato;

non si ha notizia di ulteriori progressi nella direzione dell'esecuzione della pena in Italia per i due manager tedeschi,

si chiede di sapere:

quali iniziative il Ministro in indirizzo abbia in qualche modo attivato nei confronti delle autorità tedesche e con quali esiti;

quali ulteriori passi intenda compiere per ottenere che nei confronti dei condannati venga data esecuzione alla pena.