Pubblicato il 25 settembre 2018, nella seduta n. 39
BINI - Ai Ministri dello sviluppo economico e del lavoro e delle politiche sociali. -
Premesso che:
secondo quanto denunciato nelle scorse settimane dalle associazioni sindacali, nel territorio della montagna pistoiese e soprattutto nei comuni di Abetone Cutigliano, San Marcello Piteglio, Sambuca e Marliana si registrerebbero numerosi problemi di consegna della posta a seguito della riorganizzazione dei servizi compiuta da Poste italiane;
in particolare, tale riorganizzazione avrebbe comportato il taglio di oltre il 40 per cento delle zone di recapito sulla montagna, passate da 12 a 7, ed una conseguente riduzione dei portalettere; i 7 addetti alla consegna rimasti nel territorio, nei giorni di recapito, si trovano pertanto a dover consegnare la posta di due giorni in zone più ampie, con difficoltà a finire il giro nei tempi stabiliti, oltre a condizioni di stress e ai rischi legati al dover operare più velocemente in territori che, soprattutto in inverno, sono caratterizzati dalla presenza di ghiaccio e neve;
considerato che:
è noto che da alcuni mesi Poste italiane SpA ha avviato un piano di riorganizzazione dei servizi sul territorio nazionale che prevede la riduzione dei costi del servizio postale universale, passando dalla consegna su base giornaliera a quella a giorni alternati; tale riorganizzazione risponde all'obiettivo dell'azienda di ridurre i costi, in uno scenario in cui sono operative società private in concorrenza a Poste italiane SpA, nonché nuovi servizi telematici di posta elettronica;
tale riduzione del servizio ha interessato negli ultimi due anni numerosi comuni, provocando una diffusa preoccupazione tra i lavoratori della stessa azienda in merito al rischio di riduzione degli sportelli, nonché tra i tanti cittadini e i diversi livelli istituzionali rispetto al tema della garanzia dell'universalità del servizio e delle pari opportunità tra i diversi territori;
appaiono del tutto ragionevoli le richieste già avanzate dai sindacati nei confronti di Poste italiane, che riguardano sia l'aumento delle zone di recapito e l'esigenza di ulteriori dipendenti per garantire la consegna giornaliera della posta importante, come previsto dall'accordo nazionale tra sindacati e azienda, sia il mantenimento della figura del coordinatore negli uffici di recapito per sveltire la preparazione della posta al mattino, nonché il ripristino delle ore 8 come orario di ingresso al lavoro dei portalettere, anziché le ore 9 stabilite al momento;
la riorganizzazione dei servizi postali, infatti, ancorché fondata su legittime politiche imprenditoriali, non può ledere la garanzia del servizio universale ai cittadini, in particolare per quanto riguarda coloro che abitano nelle aree interne e montane, che già scontano una serie di svantaggi dovuti alla particolare collocazione geografica,
si chiede di sapere quali urgenti iniziative di propria competenza il Ministro in indirizzo intenda porre in essere al fine di interloquire con Poste italiane, di concerto con le rappresentanze istituzionali delle comunità interessate, per favorire una revisione delle modalità di riorganizzazione dei servizi postali sul territorio e risolvere le problematiche legate alla riduzione dei servizi postali nei comuni montani, ed in particolare di quelli della montagna pistoiese.