Pubblicato il 19 settembre 2018, nella seduta n. 37
GIAMMANCO , GALLIANI , MASINI , DAL MAS , BINETTI , PAPATHEU , BARBONI , FERRO , MOLES , PEROSINO , RIZZOTTI - Ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti, dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e dell'istruzione, dell'università e della ricerca. -
Premesso che:
il progetto per la realizzazione dell'imponente complesso sportivo nel quartiere romano di Tor Vergata, denominato comunemente "Vela di Calatrava", nel territorio del polo universitario Tor Vergata, fu avviato nel 2005 dall'amministrazione comunale di Roma, quando era sindaco Walter Veltroni, nel quadro della candidatura presentata dalla città di Roma per l'assegnazione del XIII campionato del mondo di nuoto FINA, previsto per il 2009;
nelle intenzioni dei promotori, la nuova struttura era chiamata a rispondere ad una duplice esigenza di sviluppo urbano: la prima di carattere contingente, consistente nella realizzazione di strutture dedicate al grande evento sportivo, la seconda di natura strategica, consistente nella creazione di un nuovo centro, funzionante in modo stabile, per servizi sportivi e ricreativi a favore della città e dell'università di Tor Vergata, sui cui terreni si sarebbe edificata l'opera;
nonostante l'originario progetto redatto dai Servizi integrati infrastrutture e trasporti del Lazio preventivasse una stima di spesa di 60 milioni di euro, che diventarono 120 milioni già all'atto dell'assegnazione dei lavori tramite gara d'appalto, l'amministrazione capitolina ha comunque concesso l'autorizzazione al preventivo di spesa dell'architetto spagnolo che prevedeva invece un importo pari al doppio, ossia circa 240 milioni di euro;
successivamente, nell'intento di candidare Roma alle olimpiadi del 2020, lo stesso Comune chiese all'architetto Calatrava un'ulteriore ridefinizione del prospetto iniziale, al fine di apportare i necessari adeguamenti agli standard olimpionici: il progetto definitivo, autorizzato il 25 febbraio 2009, prevedeva che i 2 edifici (ossia le 2 vele delle quali, tuttavia, è stata realizzata parzialmente solo una) fossero alzati a 76 metri e che il palazzetto dello sport fosse ingrandito per ospitare fino a 15.000 spettatori, con un preventivo definitivo di spesa di più di 600 milioni di euro;
a causa del notevole ritardo nella realizzazione dell'opera, a fine 2008, si decise di disputare i mondiali di nuoto nel Foro italico, lasciando così incompiuto il progetto, nonostante l'enorme quantità di risorse pubbliche già investite;
un ulteriore tentativo di completamento dell'opera di Calatrava fu esperito anche da un'azienda privata che, in cambio, aveva richiesto la gestione del centro per 25 anni e l'autorizzazione alla costruzione di 40.000 metri quadrati di attività commerciali;
il programma fu bloccato dal Presidente del Consiglio dei ministri pro tempore Monti, che non appoggiò la candidatura di Roma alle olimpiadi del 2020 per motivi di finanza pubblica;
nonostante gli annunci delle varie amministrazioni capitoline di voler recuperare la "Città dello sport" di Tor Vergata, l'opera versa ancora oggi nello stato di abbandono più totale ed è divenuta, anch'essa, sito di discarica abusiva di rifiuti ingombranti ed altamente inquinanti;
generalmente il fine che dovrebbe perseguire la pubblica amministrazione nella scelta delle opere pubbliche da realizzare e nella loro relativa gestione dovrebbe essere informato a criteri di razionalizzazione della spesa e al principio dell'effettivo interesse pubblico, tanto più nell'attuale situazione economica, in cui si rende necessario ridimensionare gli sperperi di tutte le amministrazioni, sia centrali che locali;
abbandonare un'opera in corso di costruzione, oltre a creare un sostanzioso danno erariale alle finanze pubbliche, sia per il mancato completamento di una struttura che si presuppone a vantaggio della collettività, sia per la sottrazione di risorse all'erogazione di servizi ben più essenziali, crea pregiudizio al diritto collettivo alla tutela del patrimonio ambientale in termini di inquinamento e tutela del paesaggio,
si chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo reputino opportuno, in base alle proprie competenze, dare informazioni circa il complessivo ammontare della spesa effettivamente erogata dalle pubbliche amministrazioni centrali e locali per il finanziamento dell'opera indicata, comprensiva dei finanziamenti stanziati per la costruzione delle relative infrastrutture stradali per l'accesso ad essa, e circa l'ammontare delle spese attualmente erogate per i servizi di custodia e di qualsiasi altra risorsa ancora in bilancio connessa alla progettazione e realizzazione della citata opera;
se, nell'ambito delle rispettive competenze, non reputino opportuno procedere alla riqualificazione e bonifica ambientale della Città dello sport di Tor Vergata e se intendano attivarsi affinché la Vela di Calatrava non rappresenti l'ennesimo scandalo e spreco da danaro pubblico italiano, ma un luogo vivo, utile e funzionale, destinato ad attività anche diverse rispetto a quelle sportive per cui, in origine, è stata pensata.